lunedì 15 febbraio 2010

CHI E' MICHELE RIZZI? - BIOGRAFIA

Michele Rizzi, 39 anni, barlettano, laureato in scienze politiche all'Università di Bari, attualmente precario di un call center di Bari.
Ex dirigente nazionale del Prc, ha fatto parte della sinistra rivoluzionaria del partito di Bertinotti, chiamata Progetto comunista. Attivo nei movimenti contro la guerra imperialista e per la difesa dell'ambiente contro inceneritori e centrali a biomasse.
Con l'entrata al governo Prodi del Prc, rompe con altri dirigenti nazionali della sinistra rivoluzionaria del partito perché ritiene che i lavoratori debbano avere un partito comunista indipendente dai Poli di alternanza borghese di centrosinistra e
centrodestra.
Nel 2007, è uno dei fondatori del Partito di Alternativa comunista (www.alternativacomunista.org)
, partito su scala nazionale che aderisce alla Lit, lega internazionale dei lavoratori, che si pone l'obiettivo della ricostruzione della IV Internazionale.
Alternativa comunista è un partito di chiaro orientamente trotskysta, l'unico in Italia a porsi l'obiettivo di ricostruzione di partito rivoluzionario come avanguardia di lotta. Lo slogan di questi mesi del partito è quello di far pagare la crisi del capitalismo a chi l'ha generata, ossia il padronato e non hai lavoratori. Per questo, Alternativa comunista è impegnato, così come in Puglia, a costruire comitati operai di lotta, partendo dalla rivendicazione dell'occupazione delle fabbriche e della gestione operaia.
Il programma di Michele Rizzi e di Alternativa comunista per le regionali pugliesi è basato su questi punti principali:
- taglio di tutti i finanziamenti pubblici alle imprese: le fabbriche che chiudono o licenziano vanno poste sotto la gestione dei lavoratori stessi, a partire dall’Adelchi di Tricase, dalla Franzoni Filati di Trani, dalle aziende Cofra e Bar.sa di Barletta;

- reddito sociale subito per i disoccupati e i precari;

- rispetto all’ambiente, forte opposizione di piazza e sciopero generale contro la nuclearizzazione del territorio pugliese; cessazione della costruzione di nuove centrali per la produzione di energia a partire dall’impianto turbogas a Modugno, dal rigassificatore a Brindisi e dalle numerose centrali a biomasse in via di progettazione (infatti la Puglia produce più del doppio del fabbisogno energetico necessario); stop alle ricerche petrolifere al largo di Monopoli votate dalla giunta Vendola;

- per una sanità pubblica, efficiente e gratuita: organizzazione di un nuovo piano di assunzioni, eliminazione di tutte le convenzioni ai privati che hanno stretto la sanità pugliese in una morsa clientelare e affaristica, abolizione di tutti i ticket di compartecipazione alle spese sanitarie;

- per il rilancio della scuola pubblica: Alternativa comunista, da sempre interna al movimento contro la Gelmini, proseguirà la sua battaglia contro i fautori della scuola privata di centrodestra e di falsa sinistra, per una scuola pubblica di qualità e per l'azzeramento di tutti i finanziamenti diretti ed indiretti che la giunta regionale ha stanziato per le scuole private;

- opposizione inflessibile alle politiche razziste attuate contro i lavoratori immigrati: stop al selvaggio sfruttamento a cui sono sottoposti gli immigrati nelle campagne pugliesi (particolarmente rilevanti sono le situazioni evidenziate ad Andria, a Terlizzi, a Foggia e a Nardò); chiusura immediata del Cie di Bari!


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