domenica 18 ottobre 2009

L'Udc: «Né con i democratici né col Pdl Siamo in grado di correre da soli»

Resta fondamentale il ruolo dell'Udc nel decidere l'esito delle prossime elezioni regionali in Puglia. Lo ribadisce il coordinatore regionale pugliese Angelo Sanza che afferma: vista la crescita dell'Udc che raccoglie «nuove adesioni» e se «non si fosse costretti dalla legge elettorale», sarebbe «interessante sondare la praticabilità di scendere in campo da soli, scelta che avvalorerebbe
la coerenza della linea politica sinora tenuta dal partito».
In merito alle prossime elezioni regionali, Sanza sottolinea
in una nota che «tutti gli analisti nazionali convengono sul fatto che in Puglia sarà determinante nella prossima consultazione la posizione che assumerà l'Udc per l'affermazione di uno dei due poli».
E dagli analisti nazionali alla politica del sottoscala il passo è breve: intorno all'importanza delle nostre scelte «si moltiplicano iniziative, al centro come in periferia - afferma sempre Sanza - per 'stanarè, come alcuni dicono, l'Udc. Ambienti vicini ai due poli lanciano candidature di possibili presidenze per sondare il livello di gradimento del partito». Ma l'Udc non condivide questo modo di procedere tanto che lo stesso Casini, anche ultimamente, ha ribadito che sarà prioritaria la scelta sui programmi (famiglia, scuola, sanità, mezzogiorno) rispetto all'investitura del possibile candidato presidente».
«Per la Puglia, l'Udc vorrebbe dar vita ad un nuovo inizio, in cui il bene comune prevalga su posizioni ideologiche». Prudenza, insomma, e nessun semplicistico accordo con la sinistra anche in considerazione del fatto che «il delicatissimo congresso del Pd è ancora in corso». Ma semplicistica, sottolinea Sanza, sarebbe pure l'intesa con il Pdl alla luce dei difficili rapporti tra Berlusconi e del pesante ruolo antimeridionalista che gioca la Lega.


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