martedì 23 febbraio 2010

AL POLICLINICO DI BARI, ROCCO PALESE RISPONDE ALLE DOMANDE DEI GIORNALISTI

Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi sul deficit di 528 milioni di euro della sanità pugliese, Rocco Palese  ha risposto ai giornalisti delle varie emittenti regionali e locali, denunciando il disastro a 360° che coinvolge 
infermieri, operatori e pazienti tutti nella nostra regione.
” Noi nel 2005- dice Palese-lasciammo una Puglia con 9 miliardi di euro di attivo nei conti della Sanità.  Vendola lascia una Regione sull’orlo del Commissariamento, con oltre un miliardo di debito e cifre che salgono di giorno in giorno. La situazione è gravissima, nonostante
i pugliesi abbiano pagato un miliardo di tasse regionali in più negli ultimi tre anni”.
La questione è una : perché c’è questo enorme debito, quanti nuovi reparti sono stati aperti, quante nuove apparecchiature sono state comprate  e quanto nuovo personale è stato assunto per abbattere le liste di attesa e migliorare l’assistenza ai cittadini?
A giudicare dalle testimonianze di chi ha fermato Rocco Palese nelle vie del Policlinico per denunciare tutto questo, di certo la risposta è che  l’indebitamento non  è  servito a risolvere questi problemi.
Sarà per questo che Vendola scappa dal confronto, dice Rocco palese ai giornalisti, “scappa dal confronto ma anche dalle promesse fatte nel 2005″.
2.100 persone aspettano ancora l’esenzione sul ticket;  l’apertura dell’ex Cotugno, come oncologico, prevista nel 2006, non ha ancora avuto attuazione;  i 23 ospedali visitati da Vendola nel 2005, ai quali era stato promesso di ridare ‘il mal tolto’,  sono oggi diventate strutture
 abbandonate a danno dei pazienti. Si riscontra da parte di tutti gli operatori una disorganizzazione spaventosa , dove si lamenta una perdita di punti di riferimento. lo stesso Vitangelo Dattoli, manager del Policlinico, lamenta la difficoltà di operare nella struttura, a fronte anche
 dei numerosi furti  che si registrano quotidianamente.
Una signora anziana, disperata e stanca, noncurante delle telecamere dei giornalisti che intervistavano Palese, spinta dall’indifferenza di chi l’ha mandata di ufficio in ufficio per la prenotazione di un esame specialistico, chiede a Palese  a chi bisogna rivolgersi per ovviare a queste attese estenuanti, manifestando il bisogno  di organizzazione del personale che possa garantire a tutti il diritto alla salute, o per meglio dire, in questo caso, il diritto all’assistenza alla salute. Oggi gli utenti sono costretti ad inseguire quello che è un loro diritto e questo a causa dell’anarchia che regna ormai sovrana nella nostra Sanità.


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