
E continua: “Eppure vivono ancora tra di noi tanti di quegli esuli o comunque i loro figli e nipoti, che anche la nostra pur ospitalissima Regione - che ha giustamente finanziato perfino pubblicazioni sulla persecuzione degli zingari albanesi - avrebbe dovuto e potuto in qualche modo moralmente risarcire con una qualche iniziativa che ad esempio raccontasse le loro storie dimenticate nei luoghi pubblici, a cominciare dalle scuole.
Ma evidentemente la cattiva coscienza dei vetero-comunisti italiani rispetto ad un orrendo crimine di cui furono complici ha tappato la bocca al nostro presidente ed al suo assessore al Mediterraneo, pur tanto solerti nel solidarizzare a spese nostre con tutti i popoli più o meno oppressi del mondo”. Conclude Congedo: “ Tranne, evidentemente, quando il popolo oppresso aveva il torto di essere italiano ed i loro aguzzini invece il merito di essere comunisti”.
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