martedì 9 febbraio 2010

Pd pugliese, Blasi malato non presenta la squadra- da www.lagazzettadelmezzogiorno.it

ORE 10:10 - Una breve nota dell'ufficio stampa del Pd pugliese comunica che l'assemblea regionale di oggi presso l'Hotel Excelsior di Bari, per motivi di salute del Segretario Regionale Sergio Blasi è rinviata. Seguirà nei prossimi giorni nuova convocazione

di BEPI MARTELLOTTA

BARI - Doppia sfida per Sergio Blasi, il segretario regionale del Pd che oggi alle 16 dovrà portare nell’assemblea dei Democratici pugliesi, convocata all’Excelsior, il nuovo organigramma del partito. Doppia perché, accanto ai mal di pancia più volte manifestati dalla minoranza interna (l’a re a democratica di Franceschini) sulla gestione monocratica sin qui seguìta, vi sono quelli delle donne, penalizzate dalla decisione assunta dal consiglio regionale di non riformare la legge elettorale introducendo la doppia preferenza, su modello di quanto deciso dalla Regione Campania.

Blasi porterà in assemblea, chiamata a votare la pletora della direzione regionale, un’indicazione di segreteria che metta a tacere i dissensi espressi a gran voce da Guglielmo Minervini, il candidato dei franceschiniani alle primarie per la scelta del segretario al quale fu assicurata - chiusi i gazebo e l’accordo con Michele Emiliano che consentì a Blasi di risultare eletto nonostante l’esiguità dei delegati ottenuti - adeguata rappresentatività nel partito. La successiva gestione della partita per le Regionali, giudicata negativamente da tutto il pezzo del Pd che sin dall’inizio ha sostenuto Vendola contro gli ostracismi della maggioranza, ha poi aumentato le fibrillazioni e le sollecitazioni a rivedere gli assetti di vertice. Al punto che qualcuno (gli Apulian democratic volunters) si è spinto a chiedere le dimissioni di Blasi.

Chiuso l’accordo con Emiliano sulla presidenza del partito, a Minervini dunque, salvo sorprese, dovrebbe andare il ruolo di coordinatore della segreteria Pd (una sorta di vicesegretario). A Michele Mazzarano, già visegretario con Emiliano a capo del partito, andrà invece il ruolo di responsabile dell’organizzazione, ma nella segreteria troveranno posto (come invitati permanenti) Angelo Petrosillo, il segretario dei giovani Pd, Pierluigi Balducci, uomo vicino a Emiliano cui andrebbe il ruolo di tesoriere del partito sin qui sostenuto da Rosa Stanisci, e il capogruppo alla Regione Antonio Maniglio. Le ultime limature alle altre postazioni di «staff» hanno visto impegnato Blasi sino a ieri: entrano nella segreteria Beppe Vacca, capo della Fondazione Gramsci, e Gianluca Ruotolo (fede- razione Pd Foggia), ma anche i consiglieri comunali di Bari Pietro Petruzzelli e Ludovico Abbaticch i o (già assessore all’Urbanistica nella vecchia giunta Emiliano). Infine, un posto andrà ad un’esponente dell’area Letta (quella che fa capo a Francesco Boccia): o Gilda Binetti, membro della direzione nazionale Pd, o Antonella Vincenti (vicesindaco di San Donaci, nel Brindisino).

Quanto alla direzione regionale, saranno votati in 50 con rigoroso rispetto per l’esito delle primarie (25 in quota Blasi, 15 in quota Emiliano e 10 in quota Minervini). A questi si aggiungeranno come membri di diritto parlamentari, consiglieri e assessori regionali, sindaci oltre i 50mila abitanti, presidenti di provincia e gli stessi membri di segreteria. Il primo compito della nuova direzione regionale sarà quello di riunirsi il 24 febbraio per esaminare e ratificare le proposte di lista per i candidati alle regionali che le sei province faranno pervenire dopo aver riunito, per una settimana, i propri circoli. Dal partito, infatti, è stata inviata a tutte le direzioni provinciali una griglia cui attenersi per le selezioni degli aspiranti, la cui scrematura finale toccherà appunto ai vertici del Pd pugliese.

Ed è sulla questione candidature che si innesta il secondo nodo da sciogliere. Le donne del partito, infatti, hanno preso carta e penna per denunciare la mancata riforma elettorale e dora chiedono che la «rappresentanza di genere» venga tutelata dal Pd almeno nella composizione delle liste. ste. Cinzia De Marzo (coordinatri- ce della Rete interregionale Rose Rosse) e Antonella Masi (Cdc) col coordinamento «Donne e potere» e «Un desiderio comune», sottolineano che «venendo meno il supporto legislativo, la partecipazione alla vita politica istituzionale delle donne pugliesi - a parole sempre invocata e auspicata - viene ridotta e ridimensionata nelle sue reali prospettive, per cui le donne rischiano di avere ancora una volta una funzione di supporto marginale e insignificante, indipendentemente dalle loro qualità soggettive e competenza politica». Di qui le proposte inviate al partito: «più trasparenza nelle modalità di coinvolgimento delle donne, respingendo il metodo della cooptazione o delle nomine ad personam; maggiore chiarezza per i criteri di individuazione delle donne e degli uomini da candidare nelle liste per le elezioni regionali, a partire da quelle del 2010 (secondo parametri di merito, militanza, motivazione, esperienza, responsabilità, capacità relazionali, di ricerca consenso); presenza paritaria di entrambi i generi - scrivono - nei programmi di comunicazione politica messi a disposizione delle emittenti televisive pubbliche e private e nei messaggi autogestiti previsti dalla vigente normativa per la campagna elettorale».


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