domenica 21 febbraio 2010

Poli Bortone: ai pugliesi non servono filastrocche - da www.corrieresalentino.it

«Vendola è avversario intelligente e pericoloso: io non credo che possa essere sottovalutato come fa qualcuno con la solita superbia». Lo ha dichiarato Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Mpa e Io Sud, durante una manifestazione elettorale a Lecce. «Oggi, il punto è rendicontare ciò che
è stato fatto – ha spiegato Poli Bortone – e capire se ai pugliesi sta bene il modello di amministrazione che è stato posto da Vendola
e dal centrosinistra in questa regione: quale Puglia vogliamo? Una Puglia vocata realmente al turismo? E allora, è utile un ambientalismo negativo, del no a tutto, o è più utile un ambientalismo positivo capace di valorizzare il nostro territorio come elemento di sviluppo e come elemento identitario?». «Qui da noi, a Lecce, c'è stato qualcuno che per fare affari ha devastato le cave intorno alla città, dove la mia amministrazione organizzava grandi eventi in un contesto meraviglioso, per installare pannelli fotovoltaici e facendo scempio di quelle aree».

«Il presidente uscente – ha concluso – spende milioni di euro nella sua comunicazione diretta per diffondere filastrocche: la casalinga che fa la spesa o il pensionato non leggono le sue filastrocche, ma vogliono sapere che cosa è stato fatto per loro».

«Noi siamo quelli che vogliono una Confindustria libera, una Confindustria che non fa la vice di Palese ma che si esprime liberamente sui programmi di sviluppo, sugli investimenti e sul futuro di questa Regione». Lo ha dichiarato Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Mpa e Io Sud, durante una manifestazione elettorale a Lecce, a proposito del sostegno dell'ex presidente regionale di Confindustria, Nicola De Bartolomeo, al candidato del centrodestra, Rocco Palese.

«I pugliesi hanno già bocciato una volta il modello di governo Fitto-Palese – ha spiegato Poli Bortone – Se alla resa dei conti nel 2005 avevano contro di loro tutti gli ordini professionali, i medici per i primariati dati a qualche amico, gli avvocati e gli ingegneri scontenti perché la giunta aveva fatto lavorare soltanto i tre o quattro più "vicini", le imprese, soprattutto le piccole e medie, perché avevano fatto soltanto lunghe anticamere senza riuscire a dialogare con il governo regionale, se è vero tutto questo, allora io dico ai pugliesi che hanno la possibilità di bocciare un'altra volta questo modello».

Parlando di sanità, la senatrice ha aggiunto: «Siamo stanchi di una politica che mette le mani sugli ospedali, sulle nomine, sugli incarichi, sulle assunzioni. Ho presentato un disegno di legge in Senato per separare la politica, cui spettano gli indirizzi, dal mondo della sanità, cui spetta la gestione. Perché le università possono eleggere il rettore e gli operatori sanitari non possono nominare i direttori generali? L'ho mandato a tutti i colleghi senatori, ma soltanto in due lo hanno firmato: tutti a parole si dicono d'accordo, in campagna elettorale, ma poi non firmano atti concreti in questa direzione».

«Il centrodestra candida Palese – ha concluso Poli Bortone – che quando è stato al governo regionale invece di fare l'amministratore ha fatto il ragioniere perché doveva "sistemare i conti". Salvo poi sottoscrivere in inglese 870 milioni di euro in bond le cui conseguenze si vedranno nei prossimi anni. Io propongo la traduzione in dialetto del Capo, perché così in futuro riuscirà a capire ciò che firma e potrà assumersi le proprie responsabilità e non potrà più dire che non udiva, non vedeva, non sapeva pur di sottrarsi alla resa dei conti».





«Il Sud non ha bisogno di fiscalità di vantaggio per sostenere chi viene da fuori a farci il favore di investire qui: dobbiamo invece incentivare la nostra imprenditoria, nel e del nostro territorio, quegli imprenditori che oggi vanno in banca e non ottengono il fido perché questo sistema non è fatto per sostenere chi rischia per creare qualcosa di buono». Lo ha dichiarato Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Mpa e Io Sud, durante una manifestazione elettorale a Lecce.

«La scelta che è stata fatta negli anni scorsi – ha spiegato Poli Bortone – è stata sbagliata perché volendo introdurre il federalismo si è partiti dalla parte peggiore, quella delle tasse, quasi che l'unico desiderio fosse vederci diventare sempre più poveri. E invece il federalismo può avere effetti positivi per il Mezzogiorno se si mette al centro la responsabilità degli amministratori locali e si chiede loro, come ha fatto la presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, di essere capaci di spendere le risorse nazionali e comunitarie destinate al Sud».

«Oggi la grande distribuzione – ha aggiunto – paga le tasse là e non qua, non fa circolare i prodotti della nostra agricoltura perché viene al Sud a distribuire merci prodotte al nord o in altri Paese europei: io immagino un governatore che partecipi ai tavoli di concertazione non per fare passerella, ma per pretendere che un 40% almeno dei nostri nostri prodotti siano distribuiti dalle grandi catene commerciali». «Non vogliamo accontentarsi – ha conclude Poli Bortone – di vedere sbarcare qui questi colossi, che dopo aver elemosinato a lungo, ci concedono l'assunzione di una quindicina di operai: non dobbiamo elemosinare più niente».


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