
Sfide in «famiglia» a parte, sempre nella schiera degli edili si annoverano Peppino Longo, candidato dall’Udc, e Nicola Canonico (Pd), mentre Nicola De Bartolomeo (scelto da Palese come vice-governatore in caso di vittoria) sponsorizza la discesa in campo dell’impren - ditrice Maria Rosaria Scherillo (Confapi), capolista col Pdl a Bari. E a completare il quadro, l’ex presidente dell’Ance (l’associazione dei costruttori) Fabrizio Nardoni, che dalla Confindustria jonica passa alla politica correndo a Taranto con «La Puglia per Vendola».
Di imprenditori Nichi ne ha reclutati tanti, come il capolista della «Puglia per Vendola» a Bari Enzo Divella, il re della pasta che dovrà vedersela con un altro imprenditore, il patron di «Villa Menelao» Michele Boccardischierato col Pdl. Ma Nichi ha anche richiamato all’impegno politico - insieme agli assessori regionali uscenti - anche ex componenti della sua giunta, come il docente universitario Marco Barbieri a Foggia, e le tre «generazioni» di assessori Verdi che si sono alternate dal 2005 ad oggi: l’avvocatessa Paola Balducci, il successore Mimmo Lomelo e l’uscente Mag - da Terrevoli.
In lista, ma a Foggia, anche Antonio Tutolo, famoso per aver costituito a Lucera la «Lista della Pagnotta». C’è anche la schiera degli ex politici: tanti gli ex sindaci, ma torna in politica anche l’ex deputato Udc Mimmo Mele, che a Brindisi tenterà di cancellare il sexy-scandalo che lo investì, correndo con la lista Io Sud-Mpa di Adriana Poli Bortone, mentre sempre a Brindisi la «Puglia Prima di tutto» riporta in auge l’ex consigliere regionale Danilo Castrolla. Infine la schiera dei «figli darte». A Taranto c’è Mario Cito, figlio dell’ex sindaco Giancarlo e capolista per i «Pugliesi» di Palese; a Lecce Andrea Caroppo, figlio del consigliere uscente Gino e capolista per la Ppdt.
di BEPI MARTELLOTTA
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