Infine, non secondario, in tutti i governi regionali che si rispettino è il criterio della territorialità, ovvero l’adeguata rappresentanza nel governo di tutte le sei province. Di seguito forniamo alcuni scenari, escludendo dall’ipotetico toto- giunta le possibili squadre di Adriana Poli Bortone (Io Sud-Udc-Mpa) e Michele Rizzi (Alternativa comunista) sulla base del presupposto - ma saranno le urne a dire l’ultima - che nessuno dei due riesca a sorpassare da solo le candidature dei due poli.
CENTROSINISTRA - In caso di vittoria, il Vendola- bis sarà caratterizzato da scelte più «politiche» che «tecniche» da parte del governatore. Per sua stessa ammissione, infatti, il leader di Sinistra Ecologia e Libertà intende portare avanti la missione dell’«allargamento» della coalizione già enunciata con il rimpasto del luglio scorso e l’ing resso del moderato (ex Pd e vicino all’Udc) Dario Stefàno. Dando, dunque, per scontata la conferma di diversi uscenti, le previsioni danno alla Cultura l’ingresso di Sergio Blasi.
Da tempo, infatti, l’uscente Silvia Godelli (già non candidatasi alla scorsa tornata) ha manifestato la volontà di tornare a dedicarsi alla Sociologia clinica e il sindaco di Melpignano, campione della Notte della Taranta, è nelle grazie di Nichi come promotore di iniziative che hanno l’o c ch i o al Mediterraneo. La partita con il Pd, poi, potrebbe conoscere un avvicendamento alla vicepresidenza lasciata prematuramente da Frisullo nelle mani della Capone: i «rumors» la assegnerebbero a Antonio Maniglio, capogruppo uscente del partito, mentre sui Trasporti la partita si giocherebbe tra l’uscente Loizzo e Antonio Decaro, candidato caldeggiato dall’ex assessore alla Sanità Tedesco e dallo stesso sindaco di Bari Emiliano, che lo ha al suo fianco nella giunta comunale sin dal 2004. Quindi la Sanità, il capitolo più «bollente» del nuovo governo Vendola: alle ipotesi che confermano l’uscente Fiore (cui è stata affidata la recente fase «commissariale » legata alle vicende giudiziarie) si alternano quelle del pm candidato con l’Idv, Lorenzo Nicastro.
Probabile che nessuna delle due vada in porto e che Vendola affidi l’assessorato o assegnando la delega ad uno degli assessori uscenti (ad esempio la Gentile) o chiamando un esterno ad alto tasso di fiducia e professionalità. All’Idv, invece, potrebbe essere assegnata un’altra poltrona (ad esempio il Turismo) e tra i papabili c’è il consigliere uscente Giacomo Olivieri. Tra le new entry, inoltre, è ipotizzabile quella di un esterno, Nicola Fratoianni, braccio destro del governatore nel movimento Sel, con possibile destinazione al Lavoro, ma Nichi potrebbe attingere dalla sua lista, per la Bat, portandosi in giunta Pina Marmo.
CENTRODESTRA - Anche in questo caso le ipotesi potrebbero essere sonoramente smentite. Unico dato certo è che Nicola De Bar tolomeo, ex presidente di Confindustria, sarà vice presidente con delega allo Sviluppo. Diversi, invece, i consiglieri regionali uscenti con esperienza di governo alle spalle e che, per questo, potrebbero essere richiamati nella nuova giunta Palese. Tra loro, Roberto Ruocco e Pietro Lospinuso di An, in rappresentanza di Foggia e Taranto, mentre il Leccese (e l’area Pdl che fa capo a Mantovano) porterebbe al governo Erio Congedo.
Nella Bat la partita si giocherebbe tra l’ex assessore Nino Marmo e il capolista della Puglia prima di tutto, la new entry Tony D’Ambrosio, mentre Bari avrebbe in pole position sia Massimo Cassano che Gianmarco Surico(quest’ultimo con naturale destinazione alla Sanità). Foggia porterebbe, infine, il capolista dei «Pugliesi» Paolo Agostinacchio mentre Brindisi si giocherebbe tra gli uscenti Rollo e Marinotti e il ritorno dell’ex consigliere Danilo Castrolla (Ppdt). Ipotesi, solo ipotesi. L’unica certezza arriverà, presto, dalle urne.
di BEPI MARTELLOTTA
Q