domenica 28 marzo 2010

Puglia, alle 12 affluenza in netto calo Rispetto al 2005 un secco 3 per cento - da www.bari.repubblica.it

L’8,6 per cento degli elettori pugliesi ha votato per le  regionali che si tengono oggi e domani. Il dato è stato rilevato alle 12. L’affluenza è in calo: nel 2005 era andato alle urne l’11,4 del corpo elettorale. I 4.003 seggi allestiti sul territorio stanno funzionando regolarmente. La provincia di Bari è quella con il
maggior numero di seggi (1.205) e di elettori (1.089.169). In Puglia sono 3.553.486 gli elettori che potranno esercitare il loro diritto di voto per la scelta del presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale che rimarrà in carica sino al 2015. Sono più di 1000 i candidati in corsa per entrare a far parte dell’assemblea regionale pugliese. I consiglieri da eleggere sono 70: il presidente della giunta che è a tutti gli effetti consigliere regionale e 69 consiglieri. Entra a far parte del Consiglio regionale anche il candidato presidente che arriva secondo, non gli altri.

In Puglia i candidati alla presidenza della Regione sono quattro: il governatore uscente Nichi Vendola che è sostenuto da sei liste (Pd, Sinistra ecologia e libertà, La Puglia per Vendola, Idv, La sinistra-l’ambiente, Lista Bonino); Rocco Palese per il centrodestra sostenuto da sei liste (Pdl, I pugliesi per il presidente, La Puglia prima di tutto, Udeur, Alleanza di centro e Pensionati); la senatrice Adriana Poli Bortone sostenuta da Udc e Io Sud-Mpa; Michele Rizzi sostenuto da Alternativa Comunista.

Lo spoglio inizierà domani alle 15 subito dopo la chiusura dei seggi. E’ presumibile che già dopo un paio d’ore sia possibile conoscere l’orientamento dei pugliesi sulla scelta del presidente della Regione. Per le liste e i voti di preferenza, invece, sarà necessario attendere la notte.

Il sistema infotelematico di raccolta dati è costituito da un complesso di dieci elaboratori Server, otto dei quali allocati nei Ced di InnovaPuglia e due nelle sale stampa della Prefettura di Bari. La pubblicazione dei risultati avverrà nelle due sale stampa della Prefettura di Bari dopo che questa avrà validato i dati ricevuti dalle Prefetture dei capoluoghi di Provincia a cui saranno arrivati dai singoli Comuni. Le due sale stampa della Prefettura di Bari saranno riservate alla carta stampata ed alle emittenti radiotelevisive.

La macchina elettorale è stata organizzata sulla base di una convenzione siglata tra Regione Puglia e Prefettura di Bari. Un’intesa mirata al risparmio spese. Sono stati formati 170 operatori regionali che stanno lavorando all’inserimento e alla conservazione dei dati (data entry). Inoltre la Regione ha gestito in proprio l’acquisto dei beni di consumo necessari, dalle schede elettroniche alle attrezzature informatiche; queste ultime saranno poi reinserite nei processi amministrativi dell’ente. In pratica 170 dipendenti regionali, opportunamente formati, lavorano nelle Prefetture, mentre la società InnovaPuglia gestisce il software del sistema elettorale. La Regione inoltre ha lanciato uno spot tarato sulla legge regionale ed ha creato sul proprio sito un link con la guida alle elezioni. I Comuni hanno già ricevuto 11,5 milioni di euro pari al 90 per cento del rimborso elettorale previsto in base a parametri di popolazione e soggetti votanti; la convenzione ed il data entry sono costate 300mila euro, contro i 900mila del 2005 e le spese elettorali ammontano a un milione e 700mila euro, quasi come nel 2005.

"Il sistema elettorale in Italia, per motivi di garantismo, si basa sull’elemento umano — ha ricordato il Prefetto di Bari, Carlo Schilardi — mentre solo la parte del calcolo è informatizzata. Nei mesi che precedono le elezioni migliaia di persone lavorano per mettere a punto la macchina organizzativa e nei giorni del voto presso la sola Prefettura di Bari saranno impegnate circa un centinaio persone". A proposito di sistema elettorale, in Puglia si vota a turno unico, è eletto, cioè il candidato che prende il maggior numero di voti validi. E’ ammesso il voto disgiunto, le liste si presentano su base provinciale e vengono collegate a un candidato presidente; la ripartizione dei posti avviene in proporzione al numero di abitanti: 21 a Bari, sei nella Bat, Brindisi 7, 11 a Foggia, 14 a Lecce, 10 a Taranto.

Un terzo dei posti di ciascuna lista deve essere riservato alle donne. I primi 56 seggi in consiglio regionale vengono assegnati in maniera proporzionale tra i candidati di tutte le coalizioni che hanno superato il 5% (e, all’interno delle coalizioni solo alle liste che hanno superato il4%). Gli altri 13 seggi (attribuiti su base provinciale) costituiscono il premio di maggioranza e vengono assegnati tra i candidati della coalizione che sostiene il candidato presidente vincitore. In 48 Comuni pugliesi viene distribuita anche una scheda azzurra: si vota per eleggere il sindaco. Andria è l’unico comune capoluogo. In 32 comuni il primo cittadino sarà eletto al primo turno.


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