martedì 30 marzo 2010

Regionali, ecco i nomi degli eletti- da www.barilive.it

Exploit di Massimo Cassano. Nel Partito democratico sorprende Nicola Canonico
di Antonio Scotti

Vendola vince. Anzi, stravince. Ma guardando la differenza tra i due blocchi di partiti che hanno appoggiato i due principali candidati alla
Presidenza della Regione Puglia, si nota come la differenza sia assai risicata, appena il 2%. Il risultato quindi non lascia alcun dubbio su come attorno al governatore regionale si sia creato un consenso capace di aggregare consistenti fette di popolazione pugliese, ben al di là di quanto i partiti sono riusciti a fare.

Il primo partito in Puglia è il Popolo della Libertà con 650mila voti e il 31%delle preferenze. Eletti in Consiglio Massimo Cassano che ha collezionato ben 18692 voti. Con lui, nelle file dell’opposizione, anche Michele Boccardi, Domenico Lanzilotta, Giammarco Surico, Ignazio Zullo, Antonio Camporeale. Nella Bat, invece, per il PdL scattano due consiglieri: Nicola Marmo (assessore all’Agricoltura nella giunta Fitto) e Giovanni Alfarano. Seguono, nella provincia di Foggia, Giacomo Gatta, Lucio Tarquinio, Leonardo Di Gioia.

Nel Partito democratico, primo partito nella coalizione di centrosinistra, ma con dieci punti di differenza rispetto al PdL, la  sorpresa è rappresentata da Nicola Canonico, vicino a Michele Emiliano, che con 16680 voti è il più suffragato nella circoscrizione di Bari. Secondo posto per Mario Loizzo (16.521) che precede Antonio Decaro (14190), Gerardo De Gennaro ( 13218) e Guglielmo Minervini (12108). L’assessore alla Trasparenza viene eletto grazie al premio di maggioranza, anche se le preferenze da lui ottenute sono maggiori di quelle ricevute  dalla sua collega alla solidarietà Elena Gentile (eletta con 9315). Su Foggia eletti anche Francesco Ognissanti Leonardo Marino e Sergio Clemente. A Brindisi successo per Fabiano Amati (10024) eletto insieme a Giuseppe Romano (6264) e Giovanni Epifani (5380). Per la Bat, Filippo Caracciolo (7706) transita in Consiglio con Ruggero Mennea (8388) e Bartolomeo Cozzoli (6573).
Sergio Blasi, Loredana Capone, Antonio Maniglio ed Enzo Russo siederanno in via Capruzzi a rappresentare la circoscirzione di Lecce. Per Taranto dentro Michele Pelillo, assessore al Bilancio, con Donato Pentassuglia, Michele Mazzarano (non si conosce il suo destino dopo la rinuncia) e Anna Rita Lemma.

Straordinaria la performance di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha raccolto il 9.74% delle preferenze, eleggendo l’assessore all’Ecologia Onofrio Introna (7447), Michele Ventricelli (6003) e Michele Losappio (4631). Quest'ultimo, però, giunge in Consiglio solo grazie al premio di maggioranza. Per l’Idv, dentro Giacomo Olivieri (14695) e il pm in aspettativa Lorenzo Nicastro (4044). Il partito di Di Pietro raccoglie circa 127mila voti, ossia il 6.47% dei consensi. La “Puglia per Vendola” elegge, sul territorio di Bari, Alfonsino Pisicchio e Angelo Disabato.

Nel centrodestra, sorprende il risultato de 'La Puglia prima di Tutto', uscita malconcia dopo la storia di alcune escort candidate nelle scorse comunali. In questa tornata raccoglie quasi il 7% dei voti dell’elettorato di centrodestra e rappresenta la seconda forza dopo il PdL. Su Bari, eletto il capolista Tato Greco (7588).
Non buono il risultato dei “Pugliesi per Rocco Palese”, con solo il 4.81% dei voti e solo due consiglieri eletti: Davide Bellomo e Antonio Buccoliero.
Nell'Udc non ce la fa Marcello Vernola, che ha preso poco più di 3mila voti: ben 10mila in meno rispetto a quelli di Peppino Longo, che presto siederà tra le file dell'opposizione a rappresentare il territorio di Bari e provincia. Adriana Poli Bortone non riuscirà ad entrare nel palazzo di via Capruzzi. Secondo la legge elettorale pugliese, ad avere diritto ad un posto in Consiglio regionale è solo il candidato presidente che vince le elezioni. La coalizione formata da Io Sud, Udc e Mpa, ha superato lo sbarramento del 4%, ottenendo quattro seggi. Tutti andranno all’Udc che è riuscita ad ottenere il 6.50% delle preferenze contrariamente alla lista Io Sud-Mpa, che ha ricevuto solo il 2.9% dei voti.
Nulla da fare per la Federazione della SInistra che, nonostante abbia raccolto 64441 voti, non è riuscita a superare lo scoglio del 4%, necessario per entrare in Consiglio regionale. Stesso destino anche per Lista Bonino-Pannella, Pensionati, Alleanza di Centro e UdEur.


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