
spettano”. E’ il duro commento del vicepresidente regionale di Anci Puglia e Sindaco di Canosa, Francesco Ventola, alla Delibera N. 658 del 15 marzo 2010 con cui la Giunta regionale ha preso atto dello sforamento del Patto di Stabilità interno per gli esercizi finanziari 2008 e 2009.
“E’ un fatto gravissimo – aggiunge Ventola – che pesa sui Bilanci già approvati dei Comuni e ci impedisce di dare corso alla programmazione stabilita. Che i tagli riguardino poi soprattutto i servizi sociali già così carenti e su cui il Governo regionale diceva di voler puntare, è ancor più grave. I Comuni sono l’avamposto dello Stato sul territorio e sono quelli che hanno il compito di garantire servizi. Non è accettabile che per incapacità del Governo regionale di gestire i suoi conti, i Comuni e quindi i cittadini più deboli, vengano privati di servizi essenziali e in alcuni casi insostituibili. I tagli – denuncia Ventola – riguardano servizi quali il fondo regionale per il sostegno alla non autosufficienza (-13 milioni di euro); il fondo regionale per l’occupazione dei disabili (-2.5 milioni di euro); i contributi ai comuni per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (– 26 milioni di euro); i contributi per i libri di testo (– 4 milioni di euro); i contributi per le scuole primarie per l’infanzia (– 500.000 euro); il contributo per l’università della terza età (– 425.000 euro); il fondo globale per i servizi socio assistenziali (-9.8 milioni di euro); il fondo per il sostegno a favore dei soggetti dislessici (– 150.000 euro); il cofinanziamento del piano regionale socio assistenziale (– 32 milioni di euro); interventi per l’integrazione scolastica dei disabili (– 1 milione di euro); interventi per la presa in carico domiciliare dei non autosufficienti (– 1.7 milioni di euro); fondi per le iniziative relative alle non auto sufficienze (– 25 milioni di euro); sostegno e promozione delle attività sportive giovanili, promozionali e di vertice, nonché per gli interventi a sostengo dell’impiantistica sportiva (-2.9 Milioni di euro cancellati). Non si capisce perché debbano essere i più deboli a pagare la incapacità del Governo regionale”.
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