giovedì 13 maggio 2010

C'è via libera del Pd: «Introna presidente»- da www.lagazzettadelmezzogiorno.it

di BEPI MARTELLOTTA

BARI - Alla fine arriva il via libera del Pd: sarà Onofrio Introna il presidente del consiglio regionale che la maggioranza proporrà, tornata unita dopo settimane di battaglie, all’Aula di via Capruzzi. L’esito è arrivato al termine di una lunga riunione dei consiglieri regionali Pd con il segretario Sergio Blasi, uscito rafforzato nei giorni scorsi dalla «benedizione» del leader Bersani e intenzionato a chiudere in fretta il braccio di ferro con il governatore Nichi Vendola. Il quale, appresa la notizia, accoglie con soddisfazione l’esito della riunione: «Viene rilanciato lo spirito di coalizione, era la mia principale preoccupazione» dice.

La giornata è cominciata con gli incontri di Blasi coi singoli consiglieri, riuniti nel pomeriggio per la «plenaria». Qualcuno si è presentato con il naso storto: la mossa di Vendola di convocare già per oggi un vertice di maggioranza mentre il Pd, dopo le dure battaglie interne, cominciava il suo percorso istituzionale, prevedendo incontri tra i consiglieri e i gruppi degli altri partiti di maggioranza per sondare il terreno sulla candidatura di Antonio Maniglio, era stata percepita come un ennesimo blitz del governatore. Per di più, in faccende che non attengono alle sue prerogative ma a quelle del Consiglio. Alla fine, però, ha prevalso il buon senso: uno «strappo» tra il più grosso partito di maggioranza e il governatore avrebbe pregiudicato tutti i 5 anni di legislatura, con esiti imprevedibili. Di qui la decisione di assecondare le volontà di Nichi: sia il socialista di Sel (lo stesso partito del presidente della Regione) a guidare l’assemblea e ad assumere quel ruolo di garanzia che il Pd riteneva di avocare a sè. Maniglio fa un passo indietro e sarà il nome per la vicepresidenza del Consiglio. Vendola ringrazia e annuncia lo slittamento del vertice di oggi, onde consentire a tutti i consiglieri Pd (quelli che avevano preso impegno e quelli che erano intenzionati a disertare per protesta la riunione) di esserci, per cominciare a mettere sul tavolo le strategie della nuova legislatura. E Introna ringrazia tutti: «sono commosso, mai vista tanta tenacia nel presidente della Regione».

«C’è stato un grande senso di responsabilità da parte di tutti i consiglieri - riferisce Blasi - era legittimo chiedere, come è sempre stato, che fosse il maggior partito della coalizione ad esprimere il presidente del consiglio, ma abbiamo ritenuto che vi fosse un valore politico più grande, gli interessi dei pugliesi. Il Pd, nell’interesse generale della coalizione e della Regione, dà il via libera alla candidatura di Introna. Chiusa questa fase, ora parleremo di Puglia. Ed è tornato lo spirito di collaborazione nel Pd» dice soddisfatto Blasi. Nei prossimi giorni i consiglieri indicheranno anche il capogruppo.

Si voltano le spalle, dunque, a quelle frizioni che, ancora nella mattinata di ieri, avevano indotto Vendola a replicare come una furia alle accuse lanciate da un pezzo del Pd di aver trasformato il suo ufficio in un «poltronificio», «un suk arabo» dove mercanteggiare la poltrona della presidenza con quella degli enti controllati (Aqp, Asl e Fiera). «Non ho mai parlato di posti con Blasi - aveva detto Vendola - né ci sto ad alimentare una specie di gioco del monopoli riguardanti caselle. Anzi, ho perfino minacciato i miei assessori di togliere loro la delega se si azzardano a parlare di vertici Asl in giunta». «La politica - aveva contrattaccato Vendola - non può regredire a bulimia del potere o alle piccole e quotidiane diffamazioni. Domani - aveva detto prima di sconvocarla - c'è una riunione di maggioranza che io ho legittimamente convocato in qualità di capo della coalizione per far partire la macchina del Consiglio, quella del governo è già partita. Altro che creare divisioni nel Pd, in genere i governatori vengono criticati perché non convocano le maggioranze».


Q

Ultime News inserite