Blasi: “Stanco di fare da parafulmine di antiche contraddizioni”
La questione è semplice. Si deve procedere all'elezione del presidente del Consiglio regionale. I consiglieri regionali che fanno riferimento al Presidente Nichi Vendola propongono Onofrio
Introna. Il PD pretende il riconoscimento del ruolo di partito di maggioranza relativa e propone Antonio Maniglio, al più alto scranno del Consiglio. Il presidente Vendola fa riferimento ad un accordo con il Segretario regionale, Sergio Blasi, per cui al PD sarebbero andato 6 Assessori e la Presidenza a SEL. Blasi nega l'esistenza di patti. Anzi, il PD non condivide l'idea per cui la presidenza della Giunta e quella del Consiglio regionale siano appannaggio del medesimo partito. A quel punto, il Governatore ha minacciato di rivedere gli assetti della Giunta. Quindi, si è giunti alla direzione regionale odierna con 2 candidati alla Presidenza: Introna e Maniglio. Il rischio vero che si profila all'orizzonte è un altro. Cosa farà il centrodestra? Se il centrosinistra si presenta con due candidati, non può astenersi. Voterà per il proprio candidato, approfittando delle divisioni in senso alla maggioranza. L'articolo 54 del regolamento che disciplina i lavori del Consiglio prescrive che la elezione del Presidente avviene con maggioranza semplice. Dunque, se il voto è segreto ed il centrosinistra si presenta diviso, il candidato del centrodestra rischia di ottenere più voti e risulta eletto Presidente. Risultato identico si otterrebbe nel caso di un mancato accordo nel centrosinistra, con presenza di franchi tiratori, nel segreto dell'urna. Di qui, la necessità di una discussione franca, interna al PD. Ed il dibattito si è protratto a lungo, a dire il vero. L'ipotesi che, nel corso delle ore, si è fatta strada è la seguente. Il PD presenta il “caso” in maniera ufficiale a tutti i partiti della coalizione di centrosinistra, tramite i rispettivi gruppi consiliari, depositari di una titolarità in quanto eletti. In quella riunione, si assumerà una decisione, anche a maggioranza. E' chiaro che sono alte le probabilità che I “vendoliani” la spuntino in quella sede sul nome di Introna. Nessuno sa dire cosa farà l'IdV che, al momento, appare dilaniata al suo interno per la questione dell'assessorato dato a Nicastro, invece che ad Olivieri. Qualcuno sostiene che questo sia un modo come un altro per salvare capre e cavoli, far dimenticare una trattativa gestita male con Vendola e far ricadere la decisione su Introna a tutta la coalizione. Intorno alle 16, è giunto per una breve conferenza stampa il Segretario regionale Sergio Blasi. Questi viene duramente contestato da alcuni dirigenti del partito. In conferenza stampa, ha affermato in modo perentorio: “Io non sono più disponibile, come Segretario di questo partito, ad essere il parafulmine di una serie di contraddizioni antiche, che vengono da lontano. Domattina (stamattina per chi legge), chiederò a Bersani di incontrarlo per discutere con lui di questa situazione”. A precisa domanda di un giornalista, Blasi ha risposto che “la situazione non può più essere condotta in questo modo; le diversificazioni sono tutte chiare ed evidenti ma le responsabilità sono tutte a carico del Segretario. Io, a questo, non sono più disponibile”. Sta immaginando le dimissioni? “Sto immaginando che o si trova una sintonia su questo o non ci sono più le condizioni”. Staremo a vedere.
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