Sul presidente del consiglio regionale il governatore taglia corto: "Il nodo non devo scioglierlo io"
La Giunta Regionale si è riunita oggi per la prima volta dopo il decreto di nomina del presidente Nichi Vendola. Due i principali
provvedimenti: su proposta dell'assessore alla trasparenza Nicola Fratoianni è stata approvata una delibera sull'anagrafe degli eletti e dei nominati. “Mentre per gli eletti", ha spiegato Fratoianni, "sarà necessaria una modifica legislativa, per i nominati esterni in Giunta potremo procedere già da subito per integrare i dati, come la denuncia dei redditi, con altre informazioni da rendere pubbliche”.
Su proposta dell’assessore all’assetto del territorio Angela Barbanente la giunta ha anche approvato il termine del procedimento autorizzativo per lo svincolo autostradale di Foggia. Infine, l’assessore Marida Dentamaro ha annunciato di aver predisposto la rinuncia a tutti i mandati che la vedevano incaricata in qualità di legale esterna della Regione Puglia.
Ma dopo la scelta degli uomini e delle donne in giunta e la pronuncia della Corte d’Appello sul numero dei consiglieri regionale, a tenere banco è la scelta del presidente dell'assise pugliese.
“Il nodo della presidenza del consiglio regionale non devo scioglierlo io”, ha detto stamane il governatore pugliese, “ho letto tante parole credo frutto di confusione. Il centrosinistra ha il dovere di portare una proposta unitaria e penso che ci riusciremo".
Due i nomi in circolazione: Antonio Maniglio proposto dai democratici, che vogliono ottenere la nomina in quanto primo partito dell’opposizione sebbene abbiano avuto sei assessorati, e Onofrio Introna caldeggiato da SeL.
"Spero che il Pd abbia un atteggiamento corrispondente alle necessità che sono quelle di occuparci rapidamente delle cose più serie e di evitare fibrillazioni incomprensibili per gli elettori e i cittadini pugliesi”, ha detto ancora Nichi Vendola.
Il presidente pugliese ha pure incontrato lo sfidante alle ultime elezioni regionali, Rocco Palese. “Ci confrontiamo limpidamente. Ci sarà, quando sarà necessario, per chi lo riterrà, anche l’asprezza di una contesa sul merito dei problemi della Puglia”, ha concluso. “Io auspico la possibilità di convergere nei momenti più significativi nella difesa degli interessi del Sud e della nostra regione”.
Q