sabato 17 ottobre 2009

CHI E' STEFANO DAMBRUOSO? - BIOGRAFIA


Stefano Dambruoso, barese, 43 anni, laureato con lode in giurisprudenza con una tesi in diritto del
lavoro comparato.
Magistrato dal 1990, nel 1992 sostituto procuratore ad Agrigento. Dal 1994 al 1996, applicato alla
procura distrettuale di Palermo, si occupa di indagini su reati commessi nell’ambito di associazioni

mafiose e su reati contro la Pubblica Amministrazione, svolgendo inoltre le funzioni di pubblico
ministero in vari maxiprocessi caratterizzati
dalla partecipazione di oltre 100 imputati.
Dal dicembre 1996 alla procura del tribunale di Milano nel Dipartimento Antiterrorismo interno ed
internazionale, ove si occupa di diverse indagini aventi carattere transnazionale. In particolare,
indagini su reati commessi da gruppi terroristici islamici di origine algerina, tunisina, egiziana,
mantenendo frequenti rapporti con le autorità giudiziarie francese, inglese, svizzera, belga, e
americana.
Dopo i fatti dell’11 settembre 2001 la collaborazione si intensifica e diventa continuativa. Nel
maggio 2003 ospite del Governo americano per tre settimane di incontri e contatti con i massimi
vertici della loro Giustizia e Polizia (Law Enforcment), finalizzati proprio a perfezionare l’attività di
prevenzione e lotta al crimine organizzato ed al terrorismo islamico. Diviene inoltre interlocutore
dell’ufficio ONU di New York per il monitoraggio delle attività nei vari Stati membri di
applicazione della risoluzione ONU sul contrasto al finanziamento di Al Qaeda e per lo studio di
iniziative per reprimere le varie forme di finanziamento al terrorismo islamico.
In Italia si occupa delle indagini nell’ambito dell’area anarcoinsurrezionalista nei confronti di oltre
50 indagati, coordinando diversi uffici di polizia giudiziaria appositamente impegnati in questo
settore investigativo. Dal 2001 componente della direzione distrettuale antimafia di Milano per la
quale svolge indagini in materia di organizzazioni dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti e di
gruppi appartenenti ad organizzazioni criminali calabresi.
Nel frattempo partecipa a diverse riunioni di coordinamento in materia di terrorismo internazionale
presso Eurojust, avviando, con i colleghi di Spagna e Grecia, un primo tentativo di istituzione di
“squadre investigative comuni”, nuovo strumento di cooperazione giudiziaria a livello comunitario.
Dal maggio al luglio 2003 consulente UNICRI, agenzia dell’ONU con sede a Torino, per la ricerca
sulla lotta al crimine organizzato e terrorismo.
Dal 19 aprile 2004 fuori ruolo per assumere l’incarico di esperto giuridico presso la Rappresentanza
Permanente Italiana dell’ONU di Vienna.


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