Nove le sedi a Bari città: i cittadini dovranno votare barrando una volta sola entrambe le schede
Pericolo inquinamento del voto, Rossiello: "Chi andrà a votare, deve sapere che diventerà sotenitore del Pd"
di Danilo CalabreseLa macchina organizzativa è pronta, a dire del presidente della Commissione congresso pugliese Giuseppe Rossiello. Oggi le ultime spiegazioni, attraverso la stampa, al popolo delle primarie impegnato domenica 25 ottobre nella scelta del segretario nazionale e regionale del Partito democratico. Sulle schede prestampate i nomi dei candidati con le liste collegate. Due le schede a disposizione: una rosa per il segretario nazionale, l’altra azzurra per il segretario regionale. Basta segnare la preferenza per il segretario o per la lista collegata (il voto andrà comunque a candidato e lista) e il gioco è fatto. Importante non barrare un candidato e poi una lista a questi non collegata perché il voto sarebbe nullo.
Due euro il costo per l’elettore (uno andrà ai circoli, l’altro alla federazione provinciale). Si partirà alle 7 per arrivare sino alle 20. “Intorno alla mezzanotte si potrà avere un prospetto chiaro di quello che sarà il risultato finale”, ha spiegato Rossiello. I dati verranno trasmessi via sms alla sede nazionale del Pd subito dopo la chiusura dei seggi. Questa volta, però, niente gazebo. Molte meno le sedi in cui esprimere le proprie preferenze, ma più ampie e tutte all’interno di strutture al chiuso.
Nove quelle predisposte nel capoluogo pugliese, cinquanta quelle complessive nella provincia di Bari.
“Questa volta”, ha detto Rossiello, “abbiamo stampato oltre 100.000 schede per tutta la provincia proprio per non trovarci impreparati”. Senza considerare il probabile “inquinamento del voto” da parte dei guastafeste, ovvero coloro che non gravitano nell’area di centrosinistra, magari con la tessera del Pdl, che decidono di andare a votare per sparigliare le carte. Qualche rimedio, però, è stato previsto. “Chi andrà a votare e non è tesserato”, ha spiegato il presidente della Commissione congresso, “dovrà sapere che i suoi dati verranno inseriti nell’elenco dei sostenitori del Pd”. Ciò significa che saranno registrati in una sorta di prospetto interno al partito, e quindi con il pieno rispetto della privacy. Ma, sostanzialmente, si diventa automaticamente sostenitori del Pd.
Sul numero dei votanti Rossiello non vuole sbilanciarsi. Quel che è certo è che potranno recarsi alle urne tutti i cittadini dai 16 anni in poi e i migranti residenti. Ricordate: munirsi di certificato elettorale e, in assenza, della carta d’identità. Per i migranti è necessario il permesso di soggiorno.
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