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La sua candidatura è nata in seguito al mancato accordo tra Udc e Pd.
In caso di vittoria di Boccia, anche lei e il suo movimento avreste tentato un accordo con il partito di Bersani? E perché non si è trovata un'alleanza con il PdL?
No, l’accordo non lo avremmo fatto con il PD, perché io stavo dialogando con
il PdL già dal mese di ottobre, e quindi la soluzione più logica sarebbe stata quella di andare noi di Io SUD assieme all’UDc con il Pdl. L’alleanza con il PdL non si è trovata per una visione miope della politica che impedisce a qualcuno di andare oltre il polo e si è ristretta invece nel PdL; una miopia che si è manifestata in maniera brutale attraverso i veti di Fitto da un lato e dei vari Amoroso, Lisi, Saccomanno et similia dall’altro. Trovo che ci sia un abisso tra la lungimiranza di Berlusconi da una parte e la ristrettezza di visioni de PdL pugliese dall’altro, salvo poche pregevoli eccezioni.
La questione ambientale è tra gli argomenti più sentiti di questi anni. Vendola non vuole il nucleare. In caso di vittoria, cosa farebbe lei? E con la legge di privatizzazione dell'acquedotto?
Quello che ho fatto 25 anni fa quando ad Avetrana io certamente c’ero, Vendola e gli altri non me li ricordo. Noi, siamo certamente contrari al nucleare, e lo diciamo senza se e senza ma, e siamo per la protezione del territorio dalle invasioni che ne possono amputare la vocazione turistica e che siano contrarie al rispetto dell’ambiente. Mentre Vendola ha fatto ben 6 delibere per autorizzare gli studi sulle piattaforme di ricerca petrolifere.
Per ciò che riguarda l’Acquedotto Pugliese, lo stesso Vendola ha perso 5 anni durante i quali avrebbe potuto fare quello che ha detto di voler fare solo dopo che è stata fatta una legge nazionale sulle privatizzazioni. Penso che si debbano coinvolgere in comuni nell’azionariato dell’Aqp, perché i comuni sono comproprietari degli impianti; e penso che lo scopo è comunque quello di diminuire il costo dell’acqua – mentre invece Vendola lo ha aumentato - e non solo per i cittadini in generale, ma soprattutto per gli agricoltori.
Quali sono le emergenze in Puglia? Su cosa si impegnerà per i prossimi 5 anni?
Emergenza lavoro, innanzi tutto, il che implica una concreta programmazione in tutti i settori. Dopo che abbiamo fatto bollire gli spiriti, dobbiamo saper dare prospettive reali, senza promettere inutilmente, ma realizzando seriamente in tutti quanti i settori dell’economia - dall’agricoltura al turismo, alle PMI, all’artigianato di tradizione, centinaia di posti di lavoro. Noi auspichiamo sia una forma di partecipazione reale del territorio alle scelte strategiche, attivando tutti gli organismi istituzionali che sono già presenti nello statuto ma inutilmente; e in particolare istituiremo quel Consiglio Regionale dell’Econimia e del Lavoro del quale si parlo’ sin dalla giunta Di Staso, e che poi è stato anche questo regolarmente accantonato, come tutte le forme di programmazione impegnativa, che non esistono ancora nella nostra Regione.
In caso di vittoria di Boccia, anche lei e il suo movimento avreste tentato un accordo con il partito di Bersani? E perché non si è trovata un'alleanza con il PdL?
No, l’accordo non lo avremmo fatto con il PD, perché io stavo dialogando con
il PdL già dal mese di ottobre, e quindi la soluzione più logica sarebbe stata quella di andare noi di Io SUD assieme all’UDc con il Pdl. L’alleanza con il PdL non si è trovata per una visione miope della politica che impedisce a qualcuno di andare oltre il polo e si è ristretta invece nel PdL; una miopia che si è manifestata in maniera brutale attraverso i veti di Fitto da un lato e dei vari Amoroso, Lisi, Saccomanno et similia dall’altro. Trovo che ci sia un abisso tra la lungimiranza di Berlusconi da una parte e la ristrettezza di visioni de PdL pugliese dall’altro, salvo poche pregevoli eccezioni.
La questione ambientale è tra gli argomenti più sentiti di questi anni. Vendola non vuole il nucleare. In caso di vittoria, cosa farebbe lei? E con la legge di privatizzazione dell'acquedotto?
Quello che ho fatto 25 anni fa quando ad Avetrana io certamente c’ero, Vendola e gli altri non me li ricordo. Noi, siamo certamente contrari al nucleare, e lo diciamo senza se e senza ma, e siamo per la protezione del territorio dalle invasioni che ne possono amputare la vocazione turistica e che siano contrarie al rispetto dell’ambiente. Mentre Vendola ha fatto ben 6 delibere per autorizzare gli studi sulle piattaforme di ricerca petrolifere.
Per ciò che riguarda l’Acquedotto Pugliese, lo stesso Vendola ha perso 5 anni durante i quali avrebbe potuto fare quello che ha detto di voler fare solo dopo che è stata fatta una legge nazionale sulle privatizzazioni. Penso che si debbano coinvolgere in comuni nell’azionariato dell’Aqp, perché i comuni sono comproprietari degli impianti; e penso che lo scopo è comunque quello di diminuire il costo dell’acqua – mentre invece Vendola lo ha aumentato - e non solo per i cittadini in generale, ma soprattutto per gli agricoltori.
Quali sono le emergenze in Puglia? Su cosa si impegnerà per i prossimi 5 anni?
Emergenza lavoro, innanzi tutto, il che implica una concreta programmazione in tutti i settori. Dopo che abbiamo fatto bollire gli spiriti, dobbiamo saper dare prospettive reali, senza promettere inutilmente, ma realizzando seriamente in tutti quanti i settori dell’economia - dall’agricoltura al turismo, alle PMI, all’artigianato di tradizione, centinaia di posti di lavoro. Noi auspichiamo sia una forma di partecipazione reale del territorio alle scelte strategiche, attivando tutti gli organismi istituzionali che sono già presenti nello statuto ma inutilmente; e in particolare istituiremo quel Consiglio Regionale dell’Econimia e del Lavoro del quale si parlo’ sin dalla giunta Di Staso, e che poi è stato anche questo regolarmente accantonato, come tutte le forme di programmazione impegnativa, che non esistono ancora nella nostra Regione.
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