
Di Pietro, formulando una proposta: "Secondo me è necessario che un magistrato che voglia candidarsi si dimetta un anno prima delle elezioni".
La senatrice leccese, candidata alla presidenza della Regione Puglia con l’appoggio dell’Udc, non ha messo in discussione la validità professionale del pm, ma si è soffermata sul rapporto sempre più stretto tra politica e giustizia: "Ai cittadini va garantita la serenità di poter pensare ai magistrati come a persone che svolgono una funzione delicatissima essendo e anche apparendo imparziali. Per questo ai magistrati, che pure hanno tutto il diritto di partecipare alla amministrazione della cosa pubblica, chiedo di farsi parte attiva nella promozione di regole per le quali sia fugato il dubbio che qualcuno di loro abbia esercitato la funzione giudiziaria facendosi pubblicità con inchieste eclatanti".
Sempre su Nicastro è intervenuto il candidato del PdL, Rocco Palese. Quest’ultimo ha definito “indecente”la scelta dell’Italia dei Valori. “Si tratta di una inutile operazione di tutoraggio di Vendola da parte di Di Pietro". "L'Idv racconta che Vendola è stato un presidente inabile, che si sarebbe fatto raggirare e per evitare che accada ancora gli mettono un tutore", ha concluso il capo dell'opposizione nella legisltatura appena conclusa. Al PdL ha voluto replicare Felice Belisario, presidente dell'Italia dei Valori: "Ma di cosa parla il centrodestra? Nicastro è un uomo libero e ha tutto il diritto di candidarsi a libere elezioni. E' chiaro che del giudizio a Fitto si occuperà un altro magistrato. Anzi, se Fitto non ha nulla da temere e pensa di essere stato perseguitato dovrebbe solo essere contento perché dei suoi problemi con la giustizia si occuperanno altri giudici". "L'Italia dei valori - ha concluso - è il partito della legalità e candida solo persone di specchiata moralità. Il Pdl ha nelle sue fila eletti con sentenze, sia pure non definitive, di favoreggiamento alla mafia come Dell'Utri. E' questa la differenza tra noi e loro".
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