Il programma di Michele Rizzi e di Alternativa comunista per le regionali pugliesi è basato su questi punti principali:
- taglio di tutti i finanziamenti pubblici alle imprese: le fabbriche che chiudono o licenziano vanno poste sotto la gestione dei lavoratori stessi, a partire dall’Adelchi di Tricase, dalla Franzoni Filati di Trani, dalle aziende Cofra e Bar.sa di Barletta;
- reddito sociale subito per i disoccupati e i precari;
- rispetto all’ambiente, forte opposizione di piazza e sciopero generale contro la nuclearizzazione del territorio pugliese; cessazione della costruzione di nuove centrali per la produzione di energia a partire dall’impianto turbogas a Modugno, dal rigassificatore a Brindisi e dalle numerose centrali a biomasse in via di progettazione (infatti la Puglia produce più del doppio del fabbisogno energetico necessario); stop alle ricerche petrolifere al largo di Monopoli votate dalla giunta Vendola;
- per una sanità pubblica, efficiente e gratuita: organizzazione di un nuovo piano di assunzioni, eliminazione di tutte le convenzioni ai privati che hanno stretto la sanità pugliese in una morsa clientelare e affaristica, abolizione di tutti i ticket di compartecipazione alle spese sanitarie;
- per il rilancio della scuola pubblica: Alternativa comunista, da sempre interna al movimento contro la Gelmini, proseguirà la sua battaglia contro i fautori della scuola privata di centrodestra e di falsa sinistra, per una scuola pubblica di qualità e per l'azzeramento di tutti i finanziamenti diretti ed indiretti che la giunta regionale ha stanziato per le scuole private;
- opposizione inflessibile alle politiche razziste attuate contro i lavoratori immigrati: stop al selvaggio sfruttamento a cui sono sottoposti gli immigrati nelle campagne pugliesi (particolarmente rilevanti sono le situazioni evidenziate ad Andria, a Terlizzi, a Foggia e a Nardò); chiusura immediata del Cie di Bari!
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