dal direttore dell’emittente televisiva, Enzo Magistà.
È stato questo il primo confronto locale tra tutti e quattro i candidati alla presidenza della Regione Puglia in vista delle regionali di fine marzo: Nichi Vendola per il centrosinistra; Rocco Palese per il centrodestra; Adriana Poli Bortone, per Udc, Io Sud e Mpa, e Michele Rizzi, precario di un call-center, di Alternativa comunista. In collegamento, anche i direttori della 'Gazzetta del Mezzogiorno', Giuseppe De Tomaso, e del 'Quotidiano di Lecce', Claudio Scamardella.
«Cambiare anche di un millimetro la condizione di sofferenza e di disagio – ha detto Vendola nel suo messaggio finale ai telespettatori – è la cosa che mi fa sentire vincente». «Ho vinto – ha affermato – quando gli operai della forestazione che nel 2005 lavoravano 15 giorni all’anno sono stati stabilizzati. Ho vinto quando abbiamo stabilizzato migliaia di lavoratori esternalizzati nel 118 e nella sanità». «Ho vinto – ha continuato – quando abbiamo stabilizzato i lavoratori idraulici, ho vinto quando abbiamo impegnato 25 milioni di euro per salvare 2000 lavoratori precari della scuola che il ministro Gelmini aveva espulso dal loro posto di lavoro».
ORE 19:45 - PALESE, DAI SONDAGGI VINCO IOMancano poco più di 40 giorni al voto e i sondaggi non la danno vincente, la preoccupa? «Per niente proprio. A parte il fatto che alcuni sondaggi mi danno vincente, e altri sono incompleti, una cosa è certa: io sono convinto che vinceremo le elezioni». Lo ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, Rocco Palese, nel corso della trasmissione. «Sono convinto – ha detto Palese – che abbiamo una proposta vincente, sono convinto che gli elettori di centrodestra daranno una grande fiducia perchè abbiamo un grande progetto politico, abbiamo una grande squadra e vinceremo sicuramente le elezioni».
ORE 19:47 - VENDOLA, SE VINCO D'ALEMA NON HA PAURA
«Se vinco le regionali, D’alema ha paura? Non credo. Penso che tutti si dovranno confrontare con questa idea». Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel). «Si immagina una idea del vincere e del perdere che riguarda il gioco politico strettamente inteso. Io – ha detto Vendola – sono uno che spariglia i giochi, perchè per me vincere significa contribuire a cambiare la vita delle persone».
ORE 20:10 - POLI BORTONE, I VOTI NON SONO MAI SPRECATI
E' vero che lei toglie voti? «Io sono tranquillissima. Secondo me non sono mai sciupati i voti. L’importante è votare per una persona, è inutile non andare a votare perchè poi non ci si può lamentare delle scelte che non sono fatte». Lo ha detto la sen.Adriana Poli Bortone, candidata in Puglia alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Io Sud e Mpa, che in serata ha partecipato alla registrazione, della trasmissione 'Il Graffio'.
«Trovo che sia utilissimo – ha detto Poli Bortone – si sentano proprietari fino in fondo dello spirito di quella legge che è una legge presidenzialista, questi sono i candidati, vediamo quello che mi piace di più, e io quello voto direttamente, perchè so che che quando l’ho votato direttamente e ha vinto quello lì si porta dietro la sua maggioranza, perchè così è fatta la legge elettorale pugliese».
«Io mi affido – ha continuato Poli Bortone che ha accusato Vendola e Palese di non aver fatto nulla per modificare la legge elettorale in favore delle donne – a tutte le donne che sono state emarginate, a tutti i pugliesi che non sono contenti, a tutti i disoccupati che non hanno visto niente di nuovo, a tutti gli scontenti del Pdl i quali pensavano che si potesse fare una grande coalizione, a tutti gli scontenti della sinistra i quali non si riconoscono in una sinistra collocata, onestamente dichiarata. Se tutti quanti si potessero mettere insieme potremmo fare una bella cosa». «Non abbiamo tanti danari, non possiamo mettere in giro molti cartelloni pubblicitari o bandierine – ha detto Poli Bortone facendo riferimento alla campagna elettorale dei suoi avversari – Insomma non abbiamo soldi da buttare e se li avessimo, per assurdo, non li butteremmo in campagna elettorale, perchè non è possibile parlare di umili, di bisogni, e poi fare spreco di denaro in campagna elettorale che è uno schiaffo ai pugliesi».
ORE 20:15 - RIZZI, PENSIAMO AI PRECARI DI PUGLIA
«Gli altri candidati descrivono il Paese di Bengodi, non si accorgono che ci sono tanti precari, tanta gente che emigra ancora, ci sono treni interi che trasportano per esempio tanti operai edili che si trasferiscono al Nord ogni domenica, tanti giovani che si trasferiscono». Lo ha detto Michele Rizzi, 39/enne precario di un call center, di Alternativa comunista, che si candida in Puglia alle prossime regionali. « Non si può dare, ad esempio, un contentino ai giovani, ai disoccupati di 15.000 euro, per far aprire un’attività – ha detto Rizzi – perchè poi ci sono regole di mercato che strozzano tutte le possibilità». «Dobbiamo parlare di lavoro, non dal punto di vista dell’impresa – ha aggiunto – ma dal punto di vista dei giovani, dei lavoratori e dei precari».
ORE 20:25 - VENDOLA, TRA GUARDIE E LADRI PREFERISCO LE GUARDIE
«Faccio il candidato presidente di una grande coalizione e devo porre dei criteri, dei vincoli ai partiti della mia coalizione: mi sono limitato a dire niente ladri, ho dimenticato di dire niente guardie, ma tra guardie e ladri io preferisco le guardie piuttosto che i ladri». Lo ha detto Vendola (Sel) a proposito della candidatura del pm Lorenzo Nicastro, nella lista dell’Idv, che sostiene Vendola. Il pm si è occupato di indagini che hanno riguardato il ministro Pdl Raffaele Fitto: per questo, la sua candidatura ha scatenato da ieri polemiche. Vendola ha comunque sottolineato la necessità di «dare un contributo a chiudere la guerra tra politica e giustizia». «Dobbiamo riflettere – ha detto Vendola – su che cosa significa rendere giustizia ai cittadini in una condizione in cui il polverone va in scena ogni giorno sul palcoscenico della polemica politica». «Penso – ha detto Vendola – che abbiamo la necessità di discutere come riformare il quadro di norme per codificare le incompatibilità».
ORE 20:40 - POLI BORTONE, IO TERRONA ED ERETICA
«Io nel partito sono sempre stata considerata una eretica e lo sono stata ancora di più quando ho fondato il movimento Io Sud, per il solo fatto che ho questo vizio di dire sempre le cose che ritengo che debbano essere dette». «Come dissi nel '99 che l’elefantino sulla fiamma non c'entrava niente, allo stesso modo ho ritenuto di dover dire, a un certo punto – ha continuato Poli Bortone – che la politica del governo mi sembrava fosse un po' troppo filonordista e che il Mezzogiorno d’Italia pur essendo contenuto nel programma del Pdl era completamente dimenticato». «Io sono una terrona – ha detto Poli Bortone ricordando il suo slogan elettorale – sono fiera di esserlo e continuerò ad esserlo e a difendere il Mezzogiorno».
ORE 20:44 - VENDOLA, IL CENTROSINISTRA VOLEVA UN CANDIDATO IN VITRO
«I giochi tradizionali della politica prevedevano che il candidato del centrosinistra dovesse essere prodotto in laboratorio, in vitro, un identikit costruito un pò sulla base dell’identikit del centrodestra, e io ero una anomalia, ero uno spariglio a questo tavolo da gioco». «Ma ho vinto, – ha detto Vendola – ho vinto le primarie nel 2005 e ho vinto le secondarie, questa volta ho vinto le primarie e confido nell’aiuto del popolo pugliese per vincere le secondarie».
ORE 20:58 PALESE, DA VENDOLA SOLO PROMESSE DISATTESE E SPESE PER CONSULENZE
Il programma elettoraledi Nichi Vendola per le regionali del 2005 si è risolto in ³58 pagine di bugie, nulla di quello che ha promesso è stato fatto, dalla sanità ai rifiuti alle tasse inflitte ai pugliesi, 58 pagine di promesse disattese: questo è tradimento». «Vendola – ha detto Palese – ha fatto un vero e proprio omicidio per quanto riguarda l’agricoltura, settore in crisi, perchè ci sono risorse disponibili, vecchie e nuove, che non sono state spese. Ecco perchè nel mio slogan per questa campagna elettorale – ha spiegato Palese – io dico: basta bugie».
L'esecutivo regionale pugliese in un solo anno ha commissionato 527 consulenze esterne per una spesa complessiva di 38 milioni di euro: ha detto Palese: un numero «altissimo» – ha sottolineato – «una cifra assurda, una vergogna». Palese ha risposto anche a una domanda riguardante il fatto che la sua candidatura possa essere apparsa un «ripiego», sottolineando di essere candidato per il centrodestra «per un riconoscimento, un riconoscimento all’impegno, al lavoro, alla militanza, alla meritocrazia». «Nessun ripiego – ha detto Palese, ma un riconoscimento. Io ho sempre lavorato. Sin dall’inizio di questa legislatura ho lavorato con il mandato che mi era stato dato, quello di stare all’opposizione e così sono entrato ogni giorno alla Regione tra i primi, ho continuato a lavorare, spegnendo la luce la sera, facendo tutta l’attività di opposizione nei confronti del governo Vendola e sono orgoglioso di appartenere ad un partito in cui il valore della meritocrazia ha avuto un valore importante nella scelta del candidato».
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