REGIONALI, BATTIBECCHI A TRE SU SLOGAN, SANITÀ E CENTRO - da www.lecceprima.it

I contendenti alla presidenza regionale si punzecchiano a tutto campo: Palese critica la sanità e battibecca con la Poli. Vendola, in barba alle critiche sulla “poesia”, lancia slogan con filastrocche

LECCE - Una campagna elettorale che si preannuncia ricca di punzecchiature e polemiche quella da poco iniziata tra i tre contendenti al ruolo di presidente della Regione Puglia. Scintille dei primi giorni, quando ancora mancano cinquanta giorni al voto. Il primo capitolo della saga delle lunghe polemiche è il “filone poesia”, che gli avversari imputano al presidente uscente, Nichi Vendola, accusandolo di essere un “parolaio senza fatti”.

Il governatore, quasi a sfida e in maniera provocatoria, rilancia alcuni slogan della sua campagna elettorale proprio facendo uso di filastrocche in rima baciata. Un esempio è: “Non si può scavare il fondo del più bel mare del mondo” contro le piattaforme petrolifere al largo della costa pugliese. Una scelta certamente che punta a rimarcare il concetto principe dell’intera promozione elettorale dello stesso Vendola: “La nostra poesia sta nei fatti”.

Duro il commento di Adriana Poli Bortone, candidata del Terzo Polo, che giudica “simpatico” e “singolare” il fatto che Vendola “voglia rispondere con le filastrocche che possono piacere la sera per addormentare i bambini, mentre per il resto la gente il giorno dopo deve andare a fare la spesa, campare e vivere sapendo che risposte positive, in termini concreti si danno”.

Palese, invece, punta la sua critica a Vendola sulla questione sanitaria, di cui si discute nell’ultimo consiglio regionale prima della fine della legislatura, definendo le norme adottate a “sfondo elettorale”. Il candidato del centrodestra, nel suo intervento al President di Lecce, aveva peraltro già chiarito quale sarebbe stato il senso stesso dell’intera campagna elettorale: “Il 28 e 29 marzo i pugliesi avranno davanti due idee e due progetti di Governo alternativi tra loro: il nostro, quello della concretezza, dell’amore per la Puglia, del Governo dei fatti e dell’attenzione reale per la rinascita economia e sociale e quello di Vendola e di un centrosinistra che dopo aver accumulato 5 anni di fallimenti, si presenta oggi sempre più estremista e schiacciato sulle posizioni della sinistra estrema. In mezzo non c’è niente. Gli altri candidati, in base alla Legge vigente, non diventano neanche consiglieri regionali”.

Sulla battuta riguardante il “centro vuoto”, la Poli non gradisce e rispedisce al mittente, dichiarando che quando incontrerà Palese, se la farà spiegare. Insomma, le prime avvisaglie dello scontro a tutto campo sono servite. Ma si tratta solo di un gustoso antipasto.

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