
"Abbiamo chiesto ad uno dei magistrati di punta della Procura di Bari , Lorenzo Nicastro, di passare alla fase della gestione dell'amministrazione, alla fase dell'azione politica diretta perche' ne ha avuto riscontro delle anomalie quando ha svolto l'attivita' di magistrato - ha spiegato Di Pietro - c'e' un momento in cui, quando il Paese va rotoli, ci deve essere una squadra che si assuma la responsabilita' di riparare i guasti e di riprendere in mano le redini della buona amministrazione". Sulla gestione della passata legislatura Di Pietro pur stigmatizzando il comporamento di alcuni si e' detto convinto che "Vendola e' stato raggirato" garantendo il massimo sostegno e attenzione nella prossima amministrazione regionale. Nel contempo ha ribadito la linea dell'Idv. "Non facciamo un passo indietro sul modo di fare opposizione nei confronti del governo Berlusconi non rinunceremo in alcun modo alla piazza, al dialogo diretto con i cittadini, al confronto con la rete ed alla programmazione di manifestazioni che possano portare i cittadini a rendersi conto del grave danno che al Paese, all'economia, alla giustizia sociale sta portando avanti questo governo - ha insistito - c'e' un solo modo per cambiare la politica del nostro Paese , non cambiare i partiti ma cambiare la classe dirigente di tutti i partiti e non perche' sia tutta da buttare via ma perche' c'e' classe dirigente da mantenere e classe dirigente da mandare a casa. In Puglia una legislatura di centro sinistra e' stata resa opaca da comportamenti poco corretti e poco trasparentima - ha ammesso - ma non e' una buona ragione per affidare il governo a chi ha dimostrato che della non trasparenza negli affari e propri e nella gestione della cosa pubblica ne ha fatto un'azione costante, al governo delle destre che toglie ai poveri e da ai furbi, dove regna sovrano l'affarismo,il familismo, il nepotismo"
Alla presentazione di Lorenzo Nicastro e' intervenuto anche l'europarlamentare Luigi De Magistris che si e' detto convinto che "forse proprio dal Sud puo' ripartire un grande laboratorio politico che dia un contributo per cambiare il nostro Paese". "il mio armamentario - ha spiegato a sua volta Nicastro - e' quello di chi ha fatto il magistrato per 23 anni dopo essere stato avvocato per altri sei anni, e' l'armamentario di chi sa che bisogna lavorare con le regole, sulle regole e per le regole. Io l'ho detto al presidente Di Pietro - ha aggiunto - se i cittadini intenderanno premiarmi con il loro voto, non so cosa fare, lo stabiliro' con loro giorno per giorno, ma sin d'ora posso promettere che so perfettamente quello che non debbo fare". Di Pietro ha quindi risposto in merito al differente comportamento che l'Idv ha assunto in Calabria e in Puglia rispetto al Pd ed al centrosinistra. "C'e' un'enorme differenza tra il modo di governare di Vendola e quello di Loiero in Calabria - ha affermato - Loiero gestisce, Vendola e' stato raggirato, c'e' una bella differenza. Vendola vogliamo aiutarlo a governare meglio e per questo abbiamo decis dio affiancarlo non solo come partito ma con i pugliesi migliori che possiamo mettere a disposizione" garantendo che comunque non ci saranno altri magistrati in lista. "I magistrati non e' che si candidano in quanto magistrati - ha sottolineato ancora Di Pietro - si candidano perche' sono persone che hanno acquisito una professionalita', hanno capito come funzionano le cose e possono affrontarle con maggiore competenza; un magistrato che ha individuato le varie anomalie su cui si annida il malaffare nella politica puo' portare il suo contributo perche' comportamenti, metodi e anche leggi siano differenti rispetto a quelli attuali". Del resto come ha sottolineato De Magistris "anche nel Pdl ci sono un sacco di magistrati"
A Lecce invece Di Pietro propone al Prof. Raffaele De Giorgi, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Università del Salento – Lecce, la candidatura alle elezioni regionali da parte di Italia dei Valori.
Il Prof. De Giorgi ha espresso la sua gratitudine per la stima che gli è stata manifestata dal Senatore Antonio Di Pietro e dall’ Onorevole Pino Arlacchi.
Il professore ha reclinato l’invito ritenendo che in questo momento i gravi problemi dell’Università richiedano il coraggioso impegno di tutti coloro che vi operano e che l’impegno istituzionale di guida della Facoltà di Giurisprudenza non consenta sovrapposizione di ruoli.
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