mercoledì 31 marzo 2010

Barba. Impossibile immaginare un Pdl senza Fitto - da www.corrieresalentino.it


PDF Stampa E-mail
Mercoledì 31 Marzo 2010 09:27
Se si tratta di uno scherzo, è uno scherzo di pessimo gusto… Poiché non è possibile immaginare il Pdl pugliese senza l’alto e nobile riferimento ministeriale incardinato nella persona dell’On.le Raffaele Fitto, il Popolo della Libertà, il primo partito pugliese, un partito che sommando i voti de “La Puglia Prima di Tutto” e della “Lista del Presidente”, raggiunge e supera il 40%, non sarebbe nato e
cresciuto senza il suo eccellente lavoro quotidiano.
Suonano quasi come una beffa le interpretazioni del voto in base alle quali il nostro Ministro avrebbe fatto un passo indietro spinto dal mancato successo della nostra coalizione nelle elezioni regionali.
Chiunque di noi è dotato di un minimo di buon senso è perfettamente conscio e consapevole del fatto che nessuno avrebbe potuto organizzare più e meglio il nostro schieramento, dal momento che, a urne chiuse, tutti diventiamo eccellenti premonitori e grandissimi strateghi, ma quando c’è da lavorare e da organizzare per preparare i progetti ed i programmi prima che i risultati li trasformino in vittorie e/o sconfitte elettorali, tutti siamo soliti camminare con i piedi di piombo e le pietre in tasca…
Altro che “non si è vinto per il mancato accordo con l’Udc…”, ma di quale accordo si parla e soprattutto da stringere con chi? La verità è una ed una sola e tutti dovremmo avere il coraggio di guardarla e di raccontarcela.
Il Popolo della Libertà sconta contrapposizioni fratricide ed insanabili, oltre che un po’ sterili ed infantili, che provengono da periodi antecedenti alla nascita del nostro partito e di cui il nostro partito è stato costretto a farsene carico senza poter contribuire alla loro risoluzione per la mancanza di volontà da parte dei protagonisti di giungere ad una sintesi.
Il Ministro Fitto si è fatto, come a me piace sempre dire, concavo e convesso dinanzi a tante spigolosità caratteriali, mettendo il “Diavolo sotto ai piedi”, soprassedendo a tante inezie e a tante facezie, costruendo e ricostruendo dove molti si divertivano soltanto a demolire e a lasciare macerie.
Ed ora noi, anziché fargli una statua per il risultato a cui ci ha condotto, dobbiamo stare qui, passivamente, ad ascoltare ed accettare fandonie simili come presunte responsabilità e presunte dimissioni.
Mi auguro che l’amico Raffaele, per l’ennesima volta, possa mettere da parte le amarezze di questo momento guardando avanti e pensando a quanto di bello si potrà fare partendo dagli eccellenti risultati che senza il suo straordinario coordinamento non si sarebbero già a suo tempo avuti.
Da qui l’invito e l’auspicio che il nostro Ministro ritiri le dimissioni: noi senza di lui saremmo certamente degli orfanelli…


Q

Ultime News inserite