Il voto delle regionali ci consegna diverse riflessioni, prima fra tutte quella sul dato dell’astensionismo. La frattura tra politica e società tende sempre più ad allargarsi, una realtà questa con cui la politica tutta deve confrontarsi. Questa disaffezione sembra aver colpito maggiormente il centrodestra, ma
nessuno può sentirsi escluso da un ripensamento generale del modo di fare politica. Dall’affermazione di un’etica della vita pubblica, al recupero di una credibilità del dibattito politico. Appare evidente come i cittadini reclamino una maggiore attenzione verso i loro problemi, acutizzatisi in questo periodo di crisi economica globale.
Il voto pugliese, poi, ha avuto una sua peculiarità. Ha visto riconfermarsi un Presidente come Nichi Vendola che è riuscito a stabilire una connessione diretta con i pugliesi, ha risvegliato la passione per la politica in tanti giovani che gli hanno poi consentito di stringere un’alleanza con diversi segmenti, spesso trasversali, della società. In questi cinque anni di Governo, Vendola ed il PD sono riusciti a dare una prospettiva di sviluppo alla Puglia. Siamo riusciti a restituire un orizzonte ai pugliesi, in un periodo in cui la politica sembra aver smarrito questa capacità.
Anche il voto per il Partito Democratico, che si riconferma perno di questa squadra del centrosinistra pugliese, riflette questo aspetto del lavoro svolto in questi anni insieme a Nichi Vendola. In una fase difficile, di costruzione del Partito nell’accavallarsi delle scadenze elettorali, il PD è riuscito a riconfermare la propria forza, grazie anche alle proprie scelte coraggiose: la scelta delle Primarie e la scelta di mettere in gioco la solidità di un intero gruppo dirigente. Queste scelte e il grande impegno profuso da tutti i candidati della lista PD, hanno permesso di consegnare al centrosinistra la vittoria anche qui in Provincia di Lecce, dove la sfida era più ardua. Un duro colpo inferto al centrodestra proprio nel nostro Salento, terra di due dei candidati alla Presidenza e, soprattutto, tradizionale feudo di Raffaele Fitto, il vero sconfitto di queste elezioni, tanto da renderne le dimissioni dal Governo Berlusconi una logica conseguenza.
Oggi dalla Puglia parte una proposta politica seria ed autorevole, alternativa ai Governi delle destre. Un progetto che si fonda su ragione e sentimento. La ragione di un ottimo lavoro già avviato in questi anni ed il sentimento di avere davanti a noi un nuovo orizzonte, un modello culturale prima che politico. Il modello di una società più equa, più rispettosa dell’ambiente e del prossimo. Un modello nel quale le persone tornano ad essere protagoniste del proprio presente e del proprio futuro. Un modello che la Puglia propone al centrosinistra nazionale.
Il lavoro che adesso ci aspetta è quello di rendere il PD sempre più forte, per dare sempre più forza a Nichi Vendola e per dare sempre più forza al modello della Puglia migliore. |