martedì 2 marzo 2010

Camilli sposa la causa dei lavoratori in sciopero della ND di San Pietro Vernotico - da www.corrieresalentino.it

Fabrizio Camilli, candidato alle prossime Regionali nella lista La Puglia prima di tutto, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa davanti ai cancelli del deposito di San Pietro Vernotico dell’azienda ND LOGISTIC ITALIA insieme ai 57 lavoratori, a rischio licenziamento, che stanno scioperando ad oltranza da venerdì scorso.
Due anni fa, la ND fece costruire a San Pietro Vernotico una piattaforma logistica di 40.000 mq su richiesta
di Carrefour, che stipulò con l’azienda un contratto di locazione per 9 anni. Dopo la decisione del colosso francese di abbandonare il Meridione, il contratto di locazione è stato rescisso e ora tutto il personale in forza all’azienda al 22 febbraio 2010 transiterà alla ditta cessionaria ITALCOFAC, che però assicura loro un posto solo fino al 30 maggio di quest’anno, dopo di che non si sa che cosa ne sarà di questi lavoratori.
“Quello che avevamo tristemente previsto cinque anni fa – afferma Camilli – oggi si sta purtroppo concretizzando: i grossi colossi stranieri vengono qui da noi, supportati dai finanziamenti dello Stato italiano per creare (dicono loro) occupazione che il più delle volte si sviluppa a macchia di leopardo, senza tenere in minima considerazione le esigenze dei lavoratori. Questi, illudendosi di avere un posto duraturo, contraggono mutui, leasing e altro, e, da un momento all’altro, si ritrovano a un passo dal licenziamento”.
“Gran parte della responsabilità di questo – continua il candidato della Puglia prima di tutto – io personalmente la imputo alla classe politica dirigente della Regione (è stato il presidente D’Alema a venire qui in pompa magna per inaugurare la piattaforma), incapace di fare una programmazione che vada oltre la convenienza del momento. In questi cinque anni, possibile che non si sia riusciti a immaginare e realizzare un modello di sviluppo credibile e degli investimenti lungimiranti che potessero garantire l’occupazione di questi lavoratori? È scomodo rispondere adesso a questa domanda per chi sta al governo, ma occorre precisare che con il destino di questi 57 lavoratori non si scherza più. Io mi pongo al loro fianco in questa battaglia e posso garantire che non arretreremo nemmeno di un metro sul cammino che porta alla tutela del loro diritto al lavoro”.
“La vicenda di questi 57 operai – conclude Camilli – decreta il fallimento di chi ha voluto puntare sui grandi colossi internazionali anziché favorire l’imprenditorialità locale, mostrando, poi, di dimenticarsi della sorte dei dipendenti. Noi, invece, vogliamo tenere i riflettori accesi su questa vicenda perché per noi non contano poesiole più o meno orecchiabili, ma sono i lavoratori pugliesi che vengono prima di tutto”.


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