martedì 2 marzo 2010

Elezioni regionali Riammessa lista Poli Bortone a Foggia- da www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Poli Bortone_039.jpg BARI – L'ufficio centrale regionale della Corte d’appello di Bari ha ammesso alla prossima competizione elettorale la lista 'Io Sud-Mpa' che fa capo ad Adriana Poli Bortone. L’esclusione della lista era stata decisa dal tribunale, limitatamente alla provincia di Foggia, il 28 febbraio per presunte irregolarità nel deposito delle firme a sostegno della lista.
Poli Bortone è leader del movimento e candidata alla presidenza della
Regione Puglia per Udc-Mpa e Io Sud. L'ufficio centrale regionale ha quindi accolto il ricorso presentato da Io Sud-Mpa ed ha ritenuto valide le sottoscrizioni fornite, anche quelle sprovviste dell’indicazione degli estremi del documento d’identità. «Grande soddisfazione» è espressa in una nota dalla sen.Poli Brotone che afferma: «Eravamo certi che saremmo riusciti a sanare i rilievi formali che il tribunale aveva mosso». «Ora – conclude – non c'è più alcun impedimento lungo la strada della nostra campagna elettorale per dare una alternativa valida e credibile ai due blocchi del Pdl e del centrosinistra».

BASILICATA: ESCLUSE TRE LISTE
Sono tre, complessivamente, le liste escluse dalle elezioni regionali del 28 e 29 marzo dagli uffici circoscrizionali provinciali di Potenza e Matera, mentre il listino «Bonino-Pannella» - il cui candidato presidente era il segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti - non è stato ammesso dall’uf ficio circoscrizionale regionale. Per quanto riguarda le liste circoscrizionali, l’ufficio di Potenza ha escluso la lista «Bonino-Pannella» a sostegno di Bolognetti. L’ufficio di Matera ha invece escluso le liste «Io Sud» - a sostegno del candidato Magdi Cristiano Allam (Io amo la Lucania) - e «Federazione della sinistra» (a sostegno del candidato del centrosinistra, Vito De Filippo, per il Pd).

Le esclusioni, secondo quanto si è appreso nei due Palazzi di giustizia, sono state decise per irregolarità relative alla documentazione e - nel caso della liste «Bonino-Pannella» - per il numero di firme presentate, inferiore a quello richiesto. Bolognetti denuncia un sistema che ha tagliato fuori la sua lista. Sotto accusa, in particolare, l’approvazione della nuova legge elettorale che eliminava il listino e il successivo «passo indietro».

«La legge - dice Bolognetti - prevede che le firme per presentare le liste possano essere raccolte nei 180 giorni che precedono il voto. Ma noi abbiamo saputo come si votava solo lo scorso 6 febbraio. Avremmo dovuto raccogliere in poche settimane le firme che normalmente noi prendiamo in due mesi».

Alla protesta si accoda anche Miko Somma di Comunità lucana, anch’egli escluso in extremis dalla corsa elettorale per «carenza di firme». Somma parla di «meccanismi poco trasparenti». «Liste approntate all’ultimo momento, a volte la stessa notte precedente il termine di scadenza per le presentazioni delle liste. Com’è possibile tutto questo?». Di qui l’esposto-denuncia di Somma in cui chiede l’annullamento delle procedure elettorali, la sospensione delle accettazioni delle liste e la verifica delle sottoscrizioni.

DE FILIPPO: RACCOLTO L'SOS DELLE FAMIGLIE
Le parole magiche stavolta sono «fiducia» (nelle opportunità di una Basilicata che può farcela), «sobrietà» (che si chiede anche alla politica), «qualità». Per puntare su «efficienza e trasparenza» si propone «la centrale unica per acquisti regionali e appalti». Ma c’è anche le novità del «quoziente Basilicata» (che, ampliando i parametri Isee, consentirà di sostenere economicamente le famiglie a più basso reddito, quelle più numerose, i nuclei con persone disabili e non autosufficienti) e del «reddito ponte» per i giovani senza lavoro, utilizzando misure del cosiddetto «welfare to work». Il candidato presidente del centrosinistra, Vito De Filippo (Pd), ribadisce che il problema dei problemi è proprio questo: «il lavoro prima di tutto».

LA CRISI - «Quando sono arrivato, nel maggio 2005 - ha detto presentando la propria ricandidatura alla guida del centrosinistra lucano - mi ricordo che davanti al palazzo di via Anzio c’era un clima d’assedio: protestavano i 40 dipendenti del Consorzio agricolo lucano, gli 800 operai della Sma, quelli di Standardtela e di Filatura Vitalba, i lavoratori socialmente utili delle amministrazioni. Vivevano momenti di grande difficoltà il polo del salotto e la stessa Fiat. I colpi successivi assestati dai “decretini” del ministro Gelmini sulla scuola ha lasciato per strada, in Basilicata, circa 750 precari. E la stessa esistenza della nostra Università è messa a serio rischio dai tagli del governo. Tagli che hanno colpito pesantemente i progetti di infrastrutturazione in Basilicata. Su molte di queste cose la Regione ha fornito risposte, supplendo anche a soluzioni che sarebbero dovute venire dal Governo centrale».

È un De Filippo che ha terminato il riscaldamento e si appresta a salire sul ring elettorale deciso a difendere i risultati della sua amministrazione e a puntare l’indice sul Governo nazionale: «Ha abbandonato il Mezzogiorno. Qui certamente c’è bisogno di più virtù, ma c’è bisogno soprattutto di più Stato». In concreto De Filippo accusa: «Sono stati congelati i fondi Fas (900 milioni di euro bloccati). Gli investimenti di Anas e Rfi, per le infrastrutture in Basilicata, sono pari a zero. Per le infrastrutture del Mezzogiorno, il 40 per cento del territorio nazionale, vi sono stanziamenti pari ad appena il 18 per cento del totale». E, davanti a questa emergenza, la Regione che fa? «Noi intendiamo realizzare dodici nodi (a cominciare da Potenza e Matera) per migliorare collegamenti e servizi ».

LA COALIZIONE - De Filippo, affiancato dai rappresentanti delle forze di coalizione, mostra con soddisfazione la grande pattuglia di simboli e partiti che lo sostengono. Nove bandiere. Oltre al suo partito, il Pd, ci sono Italia dei valori, Udc, Idea-Verdi, Psi, Sinistra ecologia libertà (Sel), Alleanza per l’Italia (Api), Popolari uniti, Federazione della sinistra. «Ci presentiamo - ha detto il candidato presidente - con l’alleanza più ampia d’Italia. Un’alleanza che spazia dal centro alla sinistra e che si è ripiegata nella redazione di un programma che ha, come base, l’obiettivo della fiducia. Una fiducia da dare e da avere di fronte al fatto che la Basilicata, con uno sforzo straordinario, ha già dato prova di saper resistere alle gravi difficoltà imposte dalla crisi». Ora si scommette su «rete, qualità, innovazione» in settori come l’industria, l’ar tigianato, l’agricoltura, il commercio, il turismo.

QUOZIENTE BASILICATA - Ma questa crisi che ha travolto, come un ciclone, il mondo e colpito soprattutto le aree più fragili (come la Basilicata, appunto), può considerarsi ormai alle spalle? De Filippo non è così ottimista. «Credo che nel prossimo anno, anno e mezzo, potremo sopportare gli effetti più duri - dice. - Per questo è nostra intenzione attivare azioni di sostegno utilizzando anche i fondi provenienti dalle royalty del petrolio e dell’acqua, dal bilancio regionale e dai programmi comunitari». Alle famiglie, per esempio, il «quoziente Basilicata » potrà attribuire ai nuclei più poveri e numerosi un “voucher”. Sempre per le famiglie, sulla scia dello sconto della bolletta del gas («163 mila lucani fruiscono di uno sconto del 15%, altri 12 mila del 35%»), si punterà sui «progetti per l’energia-fai-da-te per utenze domestiche e imprese». E si assicura che «non sarà incrementata la pressione fiscale».

INNOVAZIONE E TALENTI - Per vincere la sfida, dice De Filippo, «incentiveremo ricerca e innovazione». All’università della Basilicata, messa in grave difficoltà dai tagli del Governo nazionale, «sarà aumentato il finanziamento annuo regionale, per la spesa ordinaria: dagli attuali 5 a dieci milioni di euro». «Sulla scuola, e sui precari esclusi dall’insegnamento, ci siamo già sostituiti allo Stato - ha ricordato De Filippo. - Intendiamo continuare a investire sul diritto allo studio (per il quale certamente si può fare di più)». Inoltre saranno riproposti gli investimenti («così criticati») sui talenti lucani, «progetto che ci ha consentito di far conoscere a Sanremo e all’Italia una cantante di successo come la nostra Arisa».

PAGLIUCA: STOP ALLE CLIENTELE
Dito puntato contro un centrosinistra «che confonde la solidarietà con l’assistenzialismo e che rinuncia a ogni tentativo di sviluppo reale della Basilicata. L’unico suo obiettivo è recuperare i consensi della gente dando vita ad una forma di clientelismo». Parole al vetriolo quelle di Nicola Pa gliuca, candidato governatore del centrodestra, che ha lanciato la sfida elettorale nel corso di un incontro al Park Hotel, dove si sono dati appuntamento molti suoi sostenitori.

Accanto a Pagliuca tutto lo stato maggiore del Pdl e degli alleati del centrodestra, uniti dalla volontà di «cambiare il corso della storia politica in Basilicata». «In questi cinque anni - ha detto Pagliuca - la maggioranza del centrosinistra alla Regione ha gestito male le risorse e non ha ascoltato i consigli e le proposte del centrodestra». Il candidato presidente del Pdl ha ignorato le accuse di Magdi Cristiano Allam nei suoi confronti (il candidato di «Io amo la Lucania» ha parlato di rapporto consociativo tra centrosinistra e centrodestra), e si è scagliato contro il suo competitore del centrosinistra, Vito De Filippo, che è anche il governatore lucano uscente, accusato di utilizzare il suo ruolo e le iniziative «istituzionali » per fare campagna elettorale. «La storia si ripete - ha denunciato Pagliuca. - Il presidente De Filippo non sa distinguere le sedi istituzionali da quelle di partito».

Ha citato i casi da bacchettare: i volantini elettorali del candidato De Filippo «fatti circolare con disinvoltura sul bureau dell’in - gresso del Consiglio regionale ». E il moltiplicarsi di iniziative «che vedono, tra gli ospiti, solo candidati di centrosinistra, i cui inviti vengono messi regolarmente in bella vista negli uffici della Regione. Si strumentalizza insomma qualunque iniziativa a fini politico- elettorali».

Pagliuca ha concluso: «Qualcuno più attento potrebbe chiedersi da quali fondi provengano i contributi utilizzati per le numerose iniziative di questi giorni ». La convention che ha aperto ufficialmente la campagna elettorale di Pagliuca è stata un susseguirsi di slogan e dichiarazioni innervate da determinazione: «Siamo pronti a costruire l’alternativa di governo in Basilicata». Applausi a scena aperta quando il candidato governatore ha chiesto a tutti il voto riprendendo quello che è un suo slogan portante: «Sono orgoglioso di essere lucano».


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