venerdì 26 marzo 2010

"La destra andrà via ma non in punta di piedi"- da www.barilive.it

E' David Sassoli a dirlo in una conferenza stampa con Vendola a Bari
di Valentino Sgaramella
C'era una parte importante del vertice barese del PD. Molti i deputati presenti. David Sassoli, parlamentare europeo del PD dal
2009, è giunto a Bari per parlare di informazione televisiva. Un motivo in più, per il giornalista assurto ad un ruolo politico, per sponsorizzare il candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Puglia, Nichi Vendola. Seduti accanto a Sassoli, in una saletta di uno dei locali più esclusivi al centro di Bari, alle spalle del teatro Petruzzelli, erano Cinzia Capano, Dario Ginefra, Alberto Losacco, Giusy Servodio, e molti dello staff che segue minuto per minuto ogni gesto e movimento del Presidente. A cominciare da Franco Neglia. Tutta la stampa, ovviamente era al completo. Ad introdurre l'incontro, l'on. Capano, che ha contestato in modo forte la scelta politica di eliminare i talk-show dal palinsesto della Rai, almeno quelli nei quali ancora si dibatte di temi politici. “Dovremmo fare 5 minuti di raccoglimento per Emilio Fede; è stato superato, per la prima volta, dal Tg1 del Direttore Minzolini per quanto riguarda la eccessiva presenza di Berlusconi nei suoi servizi video e per numero di volte in cui viene citato”. L'on. David Sassoli ha sfoderato tutta la sua “vis” polemica. Sassoli non riesce, evidentemente, a dimenticare la sua professione originaria, quella di giornalista. Sorride ironicamente ed allude alle polemiche di Berlusconi contro i magistrati ed al conflitto d'interessi del presidente del Consiglio, quando ricorda che l'UE sta accettando l'ingresso dell'Islanda a patto che “siano rafforzati meccanismi atti a garantire l’indipendenza dall’esecutivo del potere giudiziario e a prevenire i conflitti d’interesse”. La situazione in cui versa l'informazione tv in Italia è assai preoccupante, per Sassoli. “Agcom ha comminato una multa alle due reti Rai, per eccesso di presenza di Berlusconi, in campagna elettorale”. Il giornalista e parlamentare ha fatto chiaro riferimento alle trasmissioni tv oscurate in questo periodo: “si vuole impedire ai telespettatori di discutere e riflettere”. Ha citato il caso più eclatante del Tg1 di Augusto Minzolini come pessimo esempio di giornalismo sottomesso al potere politico: “la nostra è una professione borghese, storicamente nata per raccontare la realtà, non per distorcerla”. Sassoli ha auspicato la vittoria di Nichi Vendola in Puglia: “Vedrete che la destra non andrà via in punta di piedi”. Vendola ha chiaramente parlato di “una bulimia del potere della destra”. Ha ricordato che è insopportabile assistere a “giornalisti che sono continuamente umiliati”. Ha ricordato che durante gli anni del governo Prodi, Emilio Fede ogni sera creava allarme sociale parlando continuamente di rapine nelle tabaccherie e nei benzinai ad opera di extracomunitari: “Ricordo ancora una scena con dei senegalesi che erano ripresi per dimostrare quasi un accerchiamento alla città da parte loro; oggi tutto sembra calmo, nel nord del Paese. Ma vi assicuro che sono in tanti i morti di mafia a Milano, ma le televisioni non ne parlano più”. Il candidato Presidente parla ormai di un monopolio tv da parte del premier. “Abbiamo bisogno di giornalisti come Sassoli che raccontano i fatti senza sovrapporre la propria ugola”. E sulle elezioni ha concluso: “La Puglia è al centro delle attenzioni all'estero; l'Europa ci guarda: non la deluderemo”. Una particolare attenzione al week magazine “Levante”, per la cui sorte si batte in queste ore il Comitato di Redazione. Un cameraman che fa parte del CdR ha lanciato un grido d'allarme, al termine.


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