 “Mentre gli altri candidati Presidenti e le loro coalizioni chiuderanno la loro campagna elettorale con spese immani tra concerti e festicciole varie, scontrandosi con una realtà di grave crisi economica che colpisce le famiglie pugliesi, che ha il volto di licenziamenti, cassintegrazione e disoccupazione, realtà che hanno voluto nascondere in tutto il periodo della campagna elettorale per non evidenziare le loro colpe politiche, noi chiuderemo degnamente una
campagna elettorale di lotta”. Così si esprime in una nota il candidato per Alternativa Comunista Michele Rizzi. Andrà in giro per i luoghi della precarietà, della disoccupazione o dello sfruttamento occupazionale per sondare e tastare l’ingiustizia sociale della mancanza di lavoro, diritto costituzionale di ogni cittadino; per constatare e contrastare il potere del padronato agevolato da passate amministrazioni, perché l’obiettivo per Michele Rizzi e per il suo partito, come ha dichiarato nell’intervista del 4 marzo scorso, è quella di mettere in luce le difficoltà oggettive di disoccupati, precari, cassaintegrati e tutti coloro i quali vivono una condizione di disagio sociale. Il candidato intende rimanere in linea con i propositi di governo: dare rappresentanza politica a operai che hanno perso il posto di lavoro, ai precari in lotta per la stabilizzazione, ai disoccupati senza reddito, agli immigrati sempre più schiavizzati. Il sistema capitalista in crisi sta facendo pagare la sua crisi pesantissima ai lavoratori, lasciando sul campo migliaia e migliaia di disoccupati e cassaintegrati. Il padronato pugliese dopo essersi arricchito di soldi pubblici regalati loro dal governo di centrodestra di Fitto e dal governo di centrosinistra di Vendola, scappa con i soldi in altre zone del mondo, delocalizzando la produzione e lasciando con un palmo di naso tanti lavoratori. La nostra campagna elettorale mirava a "dare voce a chi non ha voce", così faremo a chiusura di questa corsa alla poltrona. |
