scontata la conferma di diversi uscenti, le previsioni danno alla Cultura l’ingresso di Sergio Blasi.
Da tempo, infatti, l’uscente Silvia Godelli (già non candidatasi alla scorsa tornata) ha manifestato la volontà di tornare a dedicarsi alla Sociologia clinica e il sindaco di Melpignano, campione della Notte della Taranta, è nelle grazie di Nichi come promotore di iniziative che hanno l’o c ch i o al Mediterraneo. La partita con il Pd, poi, potrebbe conoscere un avvicendamento alla vicepresidenza lasciata prematuramente da Frisullo nelle mani della Capone: i «rumors» la assegnerebbero a Antonio Maniglio, capogruppo uscente del partito, mentre sui Trasporti la partita si giocherebbe tra l’uscente Loizzo e Antonio Decaro, candidato caldeggiato dall’ex assessore alla Sanità Tedesco e dallo stesso sindaco di Bari Emiliano, che lo ha al suo fianco nella giunta comunale sin dal 2004. Quindi la Sanità, il capitolo più «bollente» del nuovo governo Vendola: alle ipotesi che confermano l’uscente Fiore (cui è stata affidata la recente fase «commissariale » legata alle vicende giudiziarie) si alternano quelle del pm candidato con l’Idv, Lorenzo Nicastro.
Probabile che nessuna delle due vada in porto e che Vendola affidi l’assessorato o assegnando la delega ad uno degli assessori uscenti (ad esempio la Gentile) o chiamando un esterno ad alto tasso di fiducia e professionalità. All’Idv, invece, potrebbe essere assegnata un’altra poltrona (ad esempio il Turismo) e tra i papabili c’è il consigliere uscente Giacomo Olivieri. Tra le new entry, inoltre, è ipotizzabile quella di un esterno, Nicola Fratoianni, braccio destro del governatore nel movimento Sel, con possibile destinazione al Lavoro, ma Nichi potrebbe attingere dalla sua lista, per la Bat, portandosi in giunta Pina Marmo
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