Per effetto della legge regionale del 2005, per il doppio premio di maggioranza, i posti in regione passano da 70 a 78: ecco tutti i nomi dei consiglieri che comporranno il neo parlamentino pugliese
BARI - Si compone il nuovo consiglio regionale pugliese, con la prima novità, effetto della legge elettorale in vigore, voluta dall’ex governatore, Raffaele Fitto, che porta da 70 a 78 i nuovi inquilini di Viale Capruzzi, per effetto di un doppio premio previsto per la maggioranza per garantire la governabilità. Con buona pace degli sprechi e delle parole sui tagli alla politica. Di seguito gli eletti lista per lista:
Per La Puglia per Vendola, sei i posti previsti: Angelo Disabato, Alfonsino Pisicchio, Giovanni Brigante, Anna Nuzziello, Dario Stefàno e Francesco Laddomada; per Sinistra Ecologia Libertà, undici seggi: Onofrio Introna, Michele Ventricelli, Michele Losappio, Francesco Pastore, Antonio detto Toni Matarrelli, Giuseppe detto Pino Lonigro, Arcangelo Sannicandro, Donato Pellegrino, Luigi Calò, Alfredo Cervellera e Cosimo Borraccino.
L’Italia dei Valori-Lista Di Pietro si aggiudica sei posti: Giacomo Olivieri, Lorenzo Nicastro, Lorenzo Caiolo, Orazio Schiavone, Aurelio Antonio Gianfreda e Patrizio Mazza; per il Pd, sono ben 23 gli eletti: Nicola Canonico, Mario Cosimo Loizzo, Antonio Decaro, Gerardo De Gennaro, Guglielmo Minervini, Ruggiero Mennea, Filippo Caracciolo, Bartolomeo Cozzoli, Fabiano Amati, Giuseppe Romano, Giovanni Epifani, Elena Gentile, Francesco Ognissanti, Leonardo detto Dino Marino, Sergio Clemente, Sergio Blasi, Loredana Capone, Antonio Maniglio, Enzo Russo, Michele Pelillo, Donato Pentassuglia, Michele Mazzarano, Anna Rita Lemma.
Nel centrodestra, per la lista de I Pugliesi per Rocco Palese, due seggi: Davide Bellomo ed Antonio Buccoliero; per il Pdl, venti i posti in consiglio: Massimo Cassano, Michele Boccardi, Domenico detto Domi Lanzilotta, Giammarco Surico, Ignazio Zullo, Antonio Camporeale, Nicola Marmo, Giovanni Alfarano, Maurizio Nunzio, Cesare Friolo, Pietro detto Piero Iurlaro, Giacomo Diego detto Giandiego Gatta, Lucio Rosario Filippo, Tarquinio Leonardo Di Gioia, Saverio detto Erio Congedo, Roberto Marti, Mario Domenico Vadrucci, Antonio Barba, Gianfranco Giovanni Chiarelli, Arnaldo Sala, Pietro Lospinuso. Quattro posti per La Puglia Prima di Tutto: Salvatore detto Tato Greco, Francesco detto Franco De Biasi, Francesco Maria Ciro Damone, Andrea Caroppo. Per il Polo di centro, quattro posti per l’Udc, con Giuseppe detto Peppino Longo, Giovanni detto Giannicola De Leonardis, Salvatore Negro ed Antonio Paolo Scalera.
Tra i salentini, molte le esclusioni illustri: nel Pd, resta a casa il consigliere uscente, Giuseppe Taurino, che perde il testa a testa con l’ex assessore, Enzo Russo. Per Sinistra e Libertà, esclusi l’ex assessore all’ambiente della provincia di Lecce, Gianni Scognamillo, e la penalista Anna Grazia Maraschio. Per l’Idv, Gianfreda ancora una volta riesce ad avere la meglio, rientrando in regione, ai danni di Carlo Madaro e Ferdinando Pedaci.
Illustri esclusi anche nel Pdl, dove ancora una volta Aldo Aloisi, consigliere uscente ripescato nell’ultima legislatura, si riconferma primo dei non eletti, sorpassato da Antonio Barba. Restano a casa, però, tutti gli uomini sponsorizzati dal ministro Fitto della giunta provinciale leccese. Deluso anche nel testa a testa interno a La Puglia prima di tutto, Mino Frasca, battuto da Andrea Caroppo. Delusione Udc, per Francesco Chirilli, mentre resta fuori perché Io Sud non ha superato lo sbarramento, Angelo Tondo.
Tra le curiosità, se ne segnalano principalmente due: rientra in regione Tato Greco, al centro delle note vicende giudiziarie del caso Tarantini; ma anche nel Pd risulta eletto Mazzarano, che aveva presumibilmente ritirato la propria candidatura, in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta sullo scandalo sanità: bisognerà comprendere se l’esponente del centrosinistra rifiuterà l’ingresso in regione, cedendo il passo ad un altro nuovo consigliere.
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