
Corre anche sul web la febbrile attesa per conoscere il nome del futuro presidente della Regione Puglia. Già alle 14.24, sulla pagina Facebook di Nichi Vendola, lo staff avverte che sarà possibile seguire lo spoglio in diretta. Idem da Rocco Palese dove si informano i fan che tra poco inizieranno le operazione di conta dei voti. Così, alle 15 in punto, a seggi chiusi e urne aperte, comincia un nuovo pomeriggio elettorale. Presidiare le sezioni è stato e sempre sarà uno straordinario esercizio di partecipazione democratica, ma ai tempi dei social network, l'evento è anche condivisione immediata e autogestita.
A più riprese, Angela per esempio, fa un resoconto puntuale direttamente da Molfetta e riferisce che è stata "scrutinata la prima sezione, la n. 58 quella dell'Ospedale, per tradizione sempre la prima. Avanti Vendola con 12 voti rispetto a Palese che si ferma a cinque. Due le scheda nulle". Molti postano dati ufficiali provenienti dalle Fabbriche di Nichi sparse sul territorio.
Altri "cronisti", invece, fanno la spola tra i vari siti di informazione e tornano da Vendola per confrontare risultati che quasi mai coincidono. La maggior parte dei sostenitori, invece, esprime semplici parole di fiducia e incitamento per il candidato definito come "l'unica sinistra che c'è rimasta", "con buona pace di centristi e dalemiani". Ma non sono solo i pugliesi a sostenerlo. Sardi, veneti, lombardi, piemontesi, liguri e campani scrivono commenti di stima sulla sua pagina, mentre molti abruzzesi, come Germana dalla provincia dell'Aquila, chiedono a Vendola asilo politico. Ogni angolo d'Italia soffia con sentita partecipazione per spingere Vendola oltre il traguardo. L'augurio di molti è che "l'esempio pugliese possa fare da modello anche per le altre regioni" (Jan). E con aspettative di respiro nazionale c'è infine chi, in serata, data ormai per certa l'elezione a governatore della Puglia, non perde tempo e sponsorizza Vendola direttamente per Palazzo Chigi. Nichi candidato alla presidenza del Consiglio: è sufficiente l'idea e, detto-fatto, su Facebook la mobilitazione già riparte. Ma, a far da contraltare all'entusiasmo appena raccontato, c'è sicuramente tutta la delusione dei sostenitori di Rocco Palese. Sulla pagina vendoliana qualcuno se ne accorge e segnala lo sconforto degli avversari come ulteriore conferma che ormai la partita è chiusa. I primi messaggi per il candidato salentino sono di incoraggiamento e fiducia, ma già alle 15.27 Francesco scrive che il candidato del centrodestra è a un punto e mezzo sotto. Tiziana, un'ora dopo, non si arrende e spera che "la fiducia riposta in Palese non sia solo un'ennesima grande delusione politica. Deve tenere bene a mente che è salentino e quindi uomo di grandi valori". Poi, però, aggiunge che il distacco è diventato del 2,6%. Il pomeriggio scivola via e, a fine serata, la distanza tra i due candidati si attesterà attorno agli otto punti percentuali. Così, a sfida conclusa, ci si interroga su quale sarebbe stato l'esito della consultazione se la scelta dell'Udc fosse stata un'altra; se anche il voto disgiunto non avesse favorito Vendola. Ci prova allora un elettore della Poli Bortone, che, parafrasando la senatrice, fa notare come la somma politica (dei partiti a sostegno di un candidato) e quella numerica dei voti dello schieramento, non è detto combacino. La politica, insomma, è ben lungi dall'essere una scienza esatta.
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