
«Questo incontro è servito a ribadire sostanzialmente la volontà del centrosinistra e quindi anche per il Pd – ha spiegato Blasi – a mettersi in moto per lavorare per la Puglia e per gli interessi dei pugliesi. Noi nel rispetto di questa traccia fondamentale lavoreremo per trovare una sintonia, non c'è un braccio muscolare, non c'è una contrapposizione, c'è il ragionamento, ci sono le legittime aspettative e aspirazioni che riusciremo a mettere insieme”. “Nell’ufficio politico che ho già convocato per lunedì prossimo – ha anche detto Blasi - proveremo ad aprire questo percorso in maniera utile, prima di tutto per i pugliesi e per la nostra terra».
«Qui non c'è un tentativo – ha precisato Blasi – di avere una poltrona in più, una poltrona in meno, c'è la necessità di ragionare e di condividere complessivamente l’impostazione che dobbiamo dare agli assetti istituzionali per avere il miglior risultato possibile nell’interesse della nostra regione e del governo che ha il compito di essere guida delle scelte che dovranno essere fatte nell’interesse esclusivo di questa terra».
«Noi non abbiamo mai fatto nomi, abbiamo ragionato anche in termini abbastanza banali – ha proseguito – di quelle che sono le prerogative di una funzione anzichè un’altra ma è evidente che queste non possono che essere condivise con il presidente della Regione e il presidente della Regione non può non condividerle con il maggiore partito che sostiene la sua coalizione. Sono sicuro che faremo un ottimo lavoro di sintesi, nell’interesse esclusivo della nostra terra».
Lunedì l’ufficio politico del Pd – è stato chiesto a Blasi - potrebbe rivedere la scelta di chiedere con insistenza la presidenza del Consiglio? «L'ufficio politico – ha risposto Blasi – discuterà su questo: l’importante è che noi abbiamo questa traccia, cioè quella di lavorare in sintonia, per una condivisione piena».
Quindi, hanno incalzato i giornalisti, siete disposti a ragionare sulla presidenza del Consiglio senza puntare paletti? «Noi – ha detto Blasi – siamo pronti a ragionare nell’interesse reciproco che è quello di poter avviare questa legislatura sapendo che ci sono grandi questioni davanti e che dobbiamo affrontare l’avvio di questa legislatura con serenità. A volte, anche a prescindere dalle volontà di ognuno di noi, i toni si inaspriscono, in realtà – ha concluso – non è così, abbiamo ragionato in maniera serena, non c'è una guerra in atto: c'è la volontà a trovare le migliori condizioni affinchè si avvii al meglio questa fase della legislatura, sapendo che c'è l’aspettativa di un partito come il Pd. Sono convinto che troveremo la soluzione migliore, senza che nessuno abbia di che dogliarsi».
ORE 17:34 - VENDOLA, NON VOGLIO FARMI DIVORARE L'ANIMA DAL PALAZZO
«E' giusto, è un espressione esatta. Per la seconda volta ho dovuto prima 'sconfiggerè un certo centrosinistra, una certa idea malata di politica, e poi il centrodestra. Io non intendo lasciarmi divorare l’anima dal Palazzo, quello con la P maiuscola, non voglio perdere i miei sogni».
Il governatore della Puglia Nichi Vendola, ospite di Victor Victoria su La7, risponde così alla domanda se, in occasione delle regionali, avevano tentato di «assassinarlo».
«Io provoco fastidio, – sostiene il leader di Sinistra e Libertà – anche in questi giorni i giornali parlino, anche troppo, di me come possibile candidato premier per il centrosinistra, e quindi io appaio, alla luce di chi si sente gallo nel pollaio della politica, come l’altro gallo che cerca di beccare il concorrente e di liberare la scena. Ecco devo dire che non ho questa concezione della politica».
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