Forse lunedì si arriverà ad una decisione condivisa
Ancora in stand-by il nome del prossimo capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale. Le divisioni tra le correnti interne hanno portato i quadri dirigenti del Pd a porre come questione primaria la risoluzione di ogni attrito interno. In questi giorni si sono tenute una serie di riunioni in via Re David per cercare di convergere attorno ad un nome. Ma ora tutto è stato rinviato alla prossima settimana. Anche perché pare che sia stato lo stesso governatore Vendola a sentirsi con gli assessori del Pd e a richiedere maggiore collegialità intorno alle decisioni che dovranno essere assunte d’ora in poi dal Pd.
C’è da dire che ad aver causato un clima di forte tensione in quel di via Re David sono state in particolar modo le scelte che lo stesso Vendola ha fatto allorquando ha dovuto formare la sua squadra di governo. Senza dimenticare, ovviamente, anche l’opzione esercitata dal governatore regionale nei confronti del prossimo presidente del Consiglio, con Onofrio Introna che alla fine ha scavalcato Antonio Maniglio, nonostante l’annunciata prova di forza da parte di Sergio Blasi. Su questo pare che sei consiglieri avessero mano ad un documento per chiedere conto agli organismi dirigenti del partito di questa marcia indietro. La mediazione di altri consiglieri ha permesso di evitare ulteriori frammentazioni e di far ritirare questo documento.
Per il segretario regionale Blasi è tempo di ricucire, anche perché la partita delle commissioni consiliari è già partita. Farsi trovare impreparati potrebbe causare un ulteriore ridimensionamento del primo partito di maggioranza relativa. Sul nome del capogruppo, Antonio Maniglio sembra più favorito di Antonio Decaro. Lunedì ne sapremo di più.
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