domenica 21 febbraio 2010

Palese: «Con De Bartolomeo risolleveremo la Puglia»- da www.lagazzettadelmezzogiorno.it

BARI - Il candidato governatore del Pdl Rocco Palese tira fuori dal cilindro il suo «gioiello», il presidente di Con findustria Puglia Nicola De Bartolo meo, per il «ticket» con cui presentarsi alla guida della Regione (De Bartolo meo non sarà can didato nella lista Pdl, ma in caso di vittoria otterrà la vicepresidenza con delega allo Svilup po economico). L’annuncio, antici pato sulla «Gazzet ta» di ieri, è stato dato in conferenza stampa e, tra gli applausi del Pdl, ha fatto saltare sulla sedia sia gli ambienti confindustriali che l’Udc di Casini, primo «sponsor» dell’imprenditore barese all’epoca del le trattative con il Pd di D’Alema e il Pdl di Fitto sulla scelta del candidato go vernatore. Affiancato dai coordinatori del Pdl pugliese, Francesco Amoruso e Antonio Distaso, Palese (che per la sfida contro Vendola ha affidato gli scon giuri di rito ad un corno di corallo che porterà con sè e che gli hanno regalato a Bari nella sua prima uscita pubblica) ha sottolineato che «le penalizzazioni che hanno avuto lo sviluppo, le imprese con i no di Vendola, con le tasse di Vendola, con i fondi comunitari non spesi, spiegano perché l’esperienza di De Bartolomeo sarà fondamentale per poter rialzare la no stra regione e farla tornare leader del Mezzogiorno». Il preannuncio del primo tassello che comporrà, in ca so di vittoria, la sua giunta regionale è segno, ha spiegato Palese, del fatto che «abbiamo pensato a una struttura che travalica gli schemi politici. A noi interessano le persone pronte a intercettare i bisogni della gente e sono orgoglioso di militare in un partito che consente di prendere una delle eccellenze migliori come De Bartolomeo, senza nessuno che le osta coli. Non ci sono mal di pancia - dice Palese - il mal di pancia lo tengono i pugliesi che sono stati vessati in tutto dalla giunta Vendola con le tasse, con la sanità, con i fondi europei non spesi, con l’agricoltura al collasso».

Quindi l’attacco a Vendola sul provvedimento anti-corruzione: «ha da tempo perso i titoli, che si era autoas segnato, per impartire lezioni sulla questione morale. Il governo Berlusco ni e il Parlamento stanno facendo un dibattito molto serio sul tema, chi non è serio è Vendola che della reclame ha fat to uno stile di gover no avendo sperpera to fiumi di denaro dei cittadini puglie si, proprio come fa ceva Bassolino pri ma di portare la Campania al disa stro». Fioccano gli elogi, intanto, per la scelta del presidente (dimissionario) di Confindustria. Per Distaso «oggi la po litica fa un passo indietro per dare spa zio alle eccellenze della Puglia» e per Amoruso «con De Bartolomeo e Palese la Puglia potrà guardare finalmente con serenità al proprio futuro». «La sua disponibilità dimostra quanto poco abbiano fatto Vendola e il centrosinistra - dice l’eurodeputato Salvatore Tata rella - per l’impresa pugliese». Il ticket saprà «rimettere in sesto una Regione devastata - dice il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri - da un quin quennio di chiacchiere e di sperperi. Da oggi la speranza di liberare la Pu glia dalle macerie accumulate dal ven dolismo sono molto più forti».

La sua disponibilità a mettersi in gioco «è una conferma della straordinaria passione civile - dice il depu tato Simeone Di Cagno Abbrescia - di questo testimone vivente ed autenti co maestro della “cultura del fare”». Nettamente op posta l’opinione de gli imprenditori ba resi. «Confindustria non era informata né dell’intenzione di De Bartolomeo di candidarsi - dice piccato il presidente di Confindustria Bari Alessandro La terza - né dell’iniziativa di ufficializ zarla oggi. E Confindustria, sia chiaro, non appoggia né candidature né alcun schieramento politico. L’auspicio è che una questione elettorale locale come questa non vada ad inficiare il percorso dei progetti per il Sud illustrato nelle stesse ore dalla presidente Marcega glia nel Petruzzelli».


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