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BARI - 'Oggi prevale il cerimoniale ma la politica incombe e la manovra finanziaria del ministro Tremonti non è neanche emendabile. Deve essere rovesciata perchè è un colpo al cuore delle classi popolari, del ceto medio, delle persone che vivono nell’area della fragilità. E’ soprattutto la fine delle Regioni e della loro possibilità di gestire il sistema dei servizi sociali. Un passaggio drammatico quello che stiamo vivendo e non tutti i cittadini hanno contezza che siamo alle lacrime al sanguè. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), parlando con i giornalisti poco prima di entrare nell’Aula del Consiglio regionale della Puglia dove si sta tenendo la prima seduta dell’assemblea regionale della nona legislatura. “Dentro questa manovra economica – secondo Vendola – c'è l'idea che tutto il Sud e la Puglia debbano andarsene verso la Grecia mentre il Nord verso la Germania. C'è la ricostruzione dell’Europa carolingia. Questa è un’idea che combatto accanitamentè.
Per Vendola il governo “ha dilapidato risorse importanti perchè – si è chiesto – privare i Comuni dell’Ici che pagavano i ricchi, visto che la tassa pagata dai poveri era già stata cancellata dal governo Prodi, e poi perchè togliere svariati miliardi di euro ai cittadini per finanziare coloro che hanno cominciato l’avventura dell’Alitalia, una specie di ammortizzatore sociale per oligarchie?, insomma per continuare per due anni a negare la crisi”. “Dicevo due anni fa – ha ricordato Vendola – che la crisi è drammatica e che quando sarebbe finita avremmo trovato un morto: una intera generazione che avrebbe perso l’appuntamento con il lavoro. Oggi le statistiche che dà l’Istat ed anche la reazione collettiva di dire non chiamateli più bamboccioni, non vi permettete più di insultarli”.
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